giovedì 10 giugno 2021

BRACCONIERE CHE CACCIAVA DI FRODO DENUNCIATO IN PROVINCIA DI LUCCA

A scoprirlo sono stati i militari della stazione dei carabinieri forestali di Bagni di Lucca. L’uomo nelle campagne intorno al paese di Vitiana, frazione di Coreglia, ai margini del bosco, svolgeva, sprovvisto di licenza di caccia, un’attività illecita di cattura di fauna selvatica utilizzando gabbie a scatto, di cui una di notevoli dimensioni, adatta alla cattura di animali di grossa taglia. Il foraggiamento con mais, pasta, pane e frutta, invitava i malcapitati animali ad avvicinarsi e quindi ad entrare nelle trappole; una volta catturati, è emerso che il bracconiere li uccideva con una potente scarica elettrica, metodo per evitare qualsiasi rumore che attraesse l’attenzione, come quello causato da un colpo di arma da fuoco.

Tutte le trappole rinvenute sul posto sono state disattivate, sigillate e sottoposte a sequestro, così come tutti i mezzi di caccia utilizzati illegalmente e la materia prima utilizzata per la pasturazione degli animali. L’uomo è stato denunciato ai sensi del codice penale per tentato furto venatorio in quanto sprovvisto di licenza di caccia, per caccia con mezzi vietati ai sensi della normativa sulla caccia e per il foraggiamento di fauna selvatica espressamente vietato da una legge recentemente varata.

Pratiche di caccia con metodi e strumenti contrari alla legge, cattura di specie protette, caccia in periodi o orari non consentiti o in aree di particolare pregio ambientale sono purtroppo molto diffuse. Il bracconaggio in Italia è legato a radici socio-culturali che in molti casi sono ancora difficili da scardinare. Si tratta di condotte che oltre ad essere dannose per tante specie animali possono rivelarsi pericolose per le persone. Fondamentale risulta quindi l’attività di controllo alla quale i carabinieri forestali dedicano costante impegno.