Occorre fare chiarezza sulle reali responsabilità dell'artiere che ha bruciato con la fiamma di un accendino un cavallo presente all'ippodromo di Pisa. Secondo la prima ricostruzione l'artiere dopo aver cosparso il cavallo di una soluzione di acqua ed alcol usata comunemente per detergere e per togliere il sudore agli animali dopo l'allenamento si sarebbe acceso una sigaretta, e la fiamma dell'accendino avrebbe attecchito anche la criniera del cavallo e le fiamme sparse sulla schiena hanno ustionato l'animale in maniera grave. L'artiere si difende parlando di fatalità, ma ci sarebbero delle responsabilità che vanno accertate fino in fondo. Per questo l'AIDAA ha deciso di presentare comunque un esposto alla magistratura che sarà inviato questa mattina.