Alla fine di febbraio, i carabinieri forestali lo avevano sorpreso di notte nella sua cava di Nuvolera mentre sparava ai cinghiali (ne aveva appena abbattuto uno) dopo averli attirati allestendo un sito di pastura e nascondendosi dietro a un cumulo di letame preparato per coprire l’odore umano. Nella stessa occasione, sequestrando l’animale abbattuto, due fucili da caccia grossa e ottiche per la visione notturna, i militari avevano anche verificato che in quello stesso sito estrattivo, il 50enne appena finito nei guai aveva allestito un poligono illegale in cui si allenava anche con armi di grosso calibro.