Diversi cavetti d’acciaio tesi fra i cespugli per catturare i cinghiali sono stati scoperti e sequestrati dal personale della Stazione Forestale di Oristano nelle campagne vicino a Is Arutas. Con l’impiego di tre pattuglie, il bracconiere è stato individuato dopo alcuni giorni di pazienti appostamenti, fin dall’alba, e denunciato all’autorità giudiziaria.
“L’attività di bracconaggio dei cinghiali con la tecnica del laccio è una delle più cruente poiché causa una lenta agonia e grandi sofferenze all’animale che, nel tentativo di liberarsi, si procura profonde ferite al collo”, spiega Tiziana Pinna, responsabile del Servizio forestale di Oristano. “Si tratta di un mezzo di cattura che spesso fa vittime anche tra altri animali, come i cani”.
“Questa operazione portata a termine con successo si inquadra nell’attività di capillare controllo del territorio, a tutela dell’ambiente e della legalità”, continua la dirigente. “Il Corpo Forestale è sempre impegnato in prima linea, con un grande impiego di risorse umane e strumentali, per contribuire ad arginare tale fenomeno”.
Chiunque volesse segnalare, anche in modo anonimo, attività di commercializzazione e di somministrazione di prodotti derivanti dalla caccia di frodo e dall’uccellagione può contattare il numero 1515.