Si è conclusa in provincia di Reggio Calabria la seconda fase delle operazioni straordinarie antibracconaggio disposte dal Raggruppamento CITES di Roma e che ha visto impegnati i militari del Reparto Operativo SOARDA in collaborazione con il Nucleo CITES.
Il territorio provinciale resta una realtà problematica per i reati sulla caccia, commessi sia per motivazioni di tipo pseudoculturali (ad es. la caccia all’Adorno) sia utilizzando strumenti illeciti di cattura, come le reti da uccellagione ed i richiami elettroacustici, in grado di attirare l’avifauna stanziale e migratoria. Dodici le persone denunciate.