giovedì 12 novembre 2020

OIN VAL PUSTERIA DOPO 400 ANNI TORNA IL CASTORO

 BOLZANO. Di fronte al primo indizio della presenza del laborioso e dentuto roditore, il cacciatore Reinhard Pipperger voleva la prova definitiva. Per questo ha piazzato la sua fototrappola tra la boscaglia, attendendo che l’animale si facesse vivo. E così è stato. La notizia è sicuramente delle più inattese: in Alto Adige è ricomparso il castoro.

 

Gli alberi abbattuti, accatastati e rosicchiati lungo un corso d’acqua della Val Pusteria avevano insospettito l’esperto agente venatorio, che da parte sua sapeva bene come questo animale non fosse presente nella fauna altoatesina da almeno 400 anni. La immagini catturate dalla fototrappola, però, non possono ingannare. Si tratterebbe proprio del roditore, la cui ultima prova della presenza in questa terra risale al 1594, quando un esemplare di 25t chilogrammi venne catturato nelle vicinanze di Versciaco di Sopra.

 

In tutta la penisola si pensava che il castoro fosse scomparso, quando nel 2018, nella zona al confine tra la Slovenia e la provincia di Udine, ne venne avvistato uno, probabilmente proveniente dalla vicina Austria. La popolazione lì reinsediata, infatti, si starebbe diffondendo in modo naturale, popolando diversi corsi d’acqua nei territori confinanti.

 

Appartenente alla specie del castoro europeo, quello avvistato in val Pusteria sarebbe dunque la riprova di come questo animale stia tornando a popolare anche i fiumi del nord Italia. Tale specie vive in torrenti e fiumi che scorrono lentamente, negli stagni e nei laghi, dove costruisce dighe e capanne con rami e tronchi per difendersi e per ripararsi. Di fronte alla sua tana, conserva le scorte invernali, preferibilmente sott’acqua.

 

Grande rosicchiatore, con i suoi grossi denti abbatte arbusti e alberi che crescono lungo le rive. In inverno si ciba principalmente di corteccia e germogli, con una preferenza per i pioppi e i salici.