Roma (5 settembre 2019) - Nelle scorse settimane sono state tante le proteste che si sono levate contro la scelta di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti di portare il suo concerto sulle spiagge italiane, creando una serie di problemi per i lavori di sbancamento e sistemazione di alcune spiagge. Le critiche legate anche al fatto che molto spesso questi lavori hanno distrutto dei veri e propri habitat di microorganismi e distrutto decine di nidi di volatili. Le proteste si sono alzate da diverse parti a difendere il cantante garantendo per lui era rimasto solo il WWF (che si occupa di fauna ed ambiente autoctono e quindi non capiamo cosa c'entri con le spiagge ed altre situazioni). Nei giorni scorsi il signor Cherubini si è rivolto a coloro che lo hanno criticato con frasi sconvolgenti accusando tutto il mondo ambientalista ed animalista di essere "piu nero della fogna di Calcutta". Una frase irriguardosa e insultante non solo nei confronti delle associazioni ma anche di migliaia di volontari che ogni giorno operano a contatto con gli animali e che si prestano per salvarli. Duro il commento del presidente di AIDAA- ITALIAMBIENTE Lorenzo Croce che sulle dichiarazioni di Jovanotti cosi si è espresso: "Jovanotti pensa alle decine di persone segnalate ai suoi concerti in quanto in possesso di droga e non offenda le migliaia di volontari che operano quotidianamente per il bene degli animali e che si prodigano spesso per salvarli- dice Lorenzo Croce- prima di parlare degli altri controlla bene perchè questa volta la fogna è uscita dalla tua bocca e non certo da chi amando animali e natura ti ha legittimamente criticato. La fogna- conclude Croce- è la droga che copiosamente circola ai tuoi concerti e non certo il lavoro degli amanti degli animali dei quali tu prima di parlare ti devi sciacquare la bocca con l'aceto".