mercoledì 28 agosto 2019

CANI E GATTINI MORTI PER AVVELENAMENTO A SAN GIROLAMO

Cane morto per avvelenamento a San Girolamo, guardie zoofile in azione: trovate tracce di topicida

sotto cumuli di sassi, o nelle aiuole del waterfront, in luoghi abbastanza nascosti alla vista ma comunque alla portata degli animali. E' qui che il fiuto di Fred, il cane del Nucleo provinciale delle Guardie Zoofile, ha segnalato la presenza di tracce del veleno che nei giorni scorsi avrebbe ucciso Melania, la cagnolina di un residente della zona. L'episodio, segnalato sui gruppi Fb di quartiere, ha suscitato allarme tra i cittadini, preoccupati per i propri amici a quattro zampe. Domenica scorsa, le Guardie Zoofile si sono recate sul posto, in collaborazione con alcune associazioni di Protezione civile, per accertare la presenza di eventuali altri esche e cercare tracce utili a ricostruire l'accaduto.
"Le analisi del sangue eseguite dal veterinario presso cui i proprietari del cane si erano rivolti - spiegano gli operatori intervenuti - hanno confermato che la morte è stata causata da avvelenamento. Si tratterebbe dello stesso topicida di cui poi abbiamo trovato tracce nel nostro sopralluogo. Su nostro invito, ora il veterinario procederà ad inviare alla Asl la documentazione relativa al decesso del cane e alle analisi eseguite, affinché la relazione possa poi essere trasmessa, come prevede la prassi, alla divisione 'Ambiente e territorio' dell'Ufficio igiene del Comune per le procedure del caso".
Nel corso del sopralluogo di domenica, le guardie zoofile non hanno ritrovato esche vere e proprie, ma il fiuto di Fred ha effettivamente evidenziato la presenza, in più punti, di molecole di veleno. "Si tratta - spiegano ancora le guardie - di un topicida liberamente acquistabile nelle parafarmacie, che si vende in forme diverse: in compresse o in polvere". Una sostanza purtroppo spesso ricorrente quando si parla di casi di avvelenamento di cani e gatti. Alcune settimane fa, le guardie zoofile erano intervenute per un fatto simile a Santo Spirito, dove a morire avvelenati erano stati alcuni gattini. "La differenza è che mentre in quel caso chi aveva sparso il veleno lo aveva fatto in maniera indiscriminata, su un'ampia zona, qui è stato nascosto in punti precisi, in modo da essere difficilmente visibile all'uomo, ma comunque raggiungibile dagli animali".
Nei giorni scorsi, i residenti della zona a ridosso del lungomare IX Maggio, in particolare nell'area tra via Scaturchio, via Viviani, via Vito de Fano e via Leoncavallo hanno segnalato la presenza di pezzi di wurstel sospetti, probabilmente utilizzati per piazzare il veleno. Nel corso del sopralluogo di domenica, uno di questi è stato consegnato dai residenti alle guardie zoofile, che stanno provvedendo a farlo analizzare. Intanto, il caso di Melania, purtroppo, non sarebbe stato l'unico: secondo quanto riferito alle guardie dagli abitanti della zona, negli ultimi giorni sarebbero stati trovati morti anche cinque gattini.




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