giovedì 22 agosto 2019

ASSISI. BOCCONI AVVELENATI A SANTA MARIA DEGLI ANGELI

Non si placa l’allarme bocconi avvelenati. Ormai l’orribile “usanza”, se così si può definire, sembra aver preso piede in gran parte del comprensorio assisano e bastiolo. L’allarme viene rilanciato nel gruppo Sei di Santa Maria degli Angeli. Nella cittadina della Porziuncola, area di via Raffaello (zona Emi supermercato), i proprietari di cani hanno segnalato dei bocconi killer. Sono stati depositati a terra lungo tutta la siepe, zona tra l’altro vicinissima a un parco giochi per bambini.
Come spiega la pagina Facebook del canile di Ponterosso, dopo segnalazione e sono intervenuti sia Polizia che Asl per la bonifica dell’area. La zona è provvista di telecamere, che potrebbero dare delle risposte su chi ha lasciato i bocconi.
L’invito per i proprietari dei cani è comunque di fare attenzione. Diversi mesi fa, i cittadini avevano segnalato svariati casi di bocconi avvelenati, sempre a  Santa Maria degli Angeli, nelle vie del centro cittadino. I veterinari avevano salvato due cagnolini, uno addirittura rimasto vittima di avvelenamento nel cortile di casa. È di pochi giorni fa un altro caso di un boccone killer abbandonato in un cortile di un’abitazione ad Assisi centro storico.
La legge vieta l’utilizzo e la detenzione di esche e bocconi avvelenati e prevede sanzioni amministrative per chi contravvenga a questo divieto. Il codice penale inserisce tra i delitti contro il sentimento per gli animali, il comportamento di chi per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale o ne cagiona una lesione. I responsabili pagano pene pecuniarie e possono finire in galera.
È consigliato ormai a tutti i cittadini e tutti gli appassionati cinofili di prestare particolare attenzione mentre passeggiano in compagnia del proprio cane. Eventuali ritrovamenti di esche avvelenate, pericolose anche per l’uomo e per i bambini, sono da denunciare. Infatti, ricorda il Ministero della Salute, la presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonate rappresenta un serio rischio non solo per gli animali domestici o per il patrimonio faunistico. Ma anche e soprattutto per la popolazione umana, in particolare per i bambini, ed è anche causa di contaminazione ambientale.