La storia ha inizio oltre 10 anni fa con un cane trovato morto per un colpo da arma da fuoco. La denuncia del proprietario residente a Fontanelle, una piccola frazione del comune di San Leo, non ha portato ad alcun risultato concreto. La scorsa estate nella stessa area che - va precisato - conta meno di 10 famiglie, altri due cani sono stati avvelenati. Che qualcosa non andasse era quindi chiaro da tempo.
L'ultimo triste episodio due giorni fa. Una coppia di cani che, vista l'area di aperta campagna, gironzolava tranquillamente tra una casa e l'altra, è rimasta vittima di un boccone avvelenato. Immediata la corsa al più vicino veterinario ma, arrivati sul posto, per Luna, cucciolona di appena un anno, non c'è stato nulla da fare. Più fortunato l'altro cane che, seppur con sofferenza, è riuscito a sopravvivere.
Questa volta i proprietari vogliono andare fino in fondo. Hanno così raccolto del liquido proveniente dalla bocca per farlo esaminare dalla Usl di Novafeltria ed hanno poi sporto denuncia ai Carabinieri Forestali nella speranza, quanto meno, di fare giustizia ed evitare, una volta per tutte, che il fatto possa ripetersi. Nel giardino in cui i cani hanno iniziato a stare male, è stata poi rinvenuta parte della polpetta avvelenata. Anche questa potrà quindi essere utilizzata per ricercare il colpevole dell'ignobile gesto.
“Non c'era alcun motivo per uccidere il cane – ci racconta il proprietario, chiaramente affranto -. Era dolce, buona e non ha mai infastidito nessuno”. Alla domanda su un possibile sospettato, il proprietario sospira: “I sospetti ci sonoe portano tutti ad una precisa persona. Viviamo in un ghetto di cinque famiglie e il cerchio è davvero stretto. Però ci vogliono le prove e spero proprio che i Forestali possano darci una mano per fermare questo criminale”.