mercoledì 19 settembre 2012

CANI RASTRELLATI PER LA GERMANIA. AIDAA DIFFIDA I SINDACI DI LAZIO E UMBRIA

CANI RASTRELLATI PER LA GERMANIA. AIDAA DIFFIDA I SINDACI DI LAZIO E UMBRIA
qual'è il loro destino una volta in germania?

Roma (19 settembre 2012) Con una lettera inviata a tutti i sindaci dei comuni del Lazio e dell'Umbria, ai Prefetti ed al comando dei Nas dei Carabinieri del Ministero della Salute l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA diffida i sindaci dal firmare accordi che prevedano il trasferimento dei cani in Germania con i singoli cittadini europei, o attraverso quelle associazioni che non danno alcuna garanzia sui controlli preventivi e successivi alle adozioni dei cani trattenuti nei canili e nei rifugi privati e soprattutto a non sottoscrivere alcun accordo con persone che sono già sotto denuncia per il reato di traffico internazionale di animali. Il rischio che tutti o parte dei cani che escono dai canili italiani o che ancora peggio vengono rastrellati sulle strade e che vengono poi intestati in maniera fittizia a persone che risultano essere intestatarie in alcuni casi anche di 20 o 30 cani finiscano anzichè nelle famigliole tedesche che li accudiscono con amore sui tavoli della vivisezione è assolutamente dietro l'angolo. AIDAA ha inoltre chiesto con un esposto inviato questa mattina alla guardia di Finanza il controllo dei bilanci di tutte le associazioni che si occupano di adozioni internazionali di cani che hanno sede nelle due regioni ed in particolare i controlli dei flussi di denaro transitati sui conti correnti e sulle carte pay post intestate alle stesse associazioni o ai loro legali rappresentanti o soci accomandatari. AIDAA con queste iniziative non intende avviare nessuna caccia alle streghe, ma si propone di controllare e verificare i contorni di un fenomeno che vede qualche luce ma molte ombre. I sindaci che sottoscriveranno delle convenzioni, o degli accordi personali con persone o associazioni, saranno comunque denunciati per violazione della legge 281/91 in materia di lotta al randagismo, per maltrattamento ed istigazione al maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale e per traffico internazionale di cani.