domenica 18 febbraio 2024

ALLARME RANDAGISMO A RAGUSA

 ATTUALITÀ

Ragusa, allarme randagismo in via Irlanda

Un cagnolino preso a morsi da alcuni componenti del branco che ha pure inseguito una ragazza su uno scooter poi caduta a terra. Il Comune: "Monitoriamo il fenomeno"

Di Laura Curella |

Randagismo in città, continuano le segnalazioni e si allargano le zone con criticità. Dopo i numerosi episodi denunciati alla zona artigianale, nei giorni scorsi diversi gli allarmi lanciati da residenti nel quartiere in cui sorge la scuola Quasimodo. Ha fatto il giro dei social l’appello lanciato da una residente in via Irlanda (nella foto), zona via Falcone. La foto ritrae un cane ferito.«Dobbiamo necessariamente aspettare che tutti i nostri cani vengano morsi dai cani randagi lasciati in giro per Ragusa o vogliamo fare qualcosa? Mi rivolgo alle autorità e al sindaco Peppe Cassì. Vi prego a nome mio e di tutti quelli che hanno cani di attivarvi al più presto», viene postato.Sempre nella stessa zona, nei pressi dell’istituto Quasimodo, una donna ha descritto una brutta esperienza vissuta dalla figlia che, spaventata da due cani di grossa taglia, è caduta col motorino. «Mio marito è andato dai carabinieri e molti abitanti di quella zona hanno fatto numerose chiamate ai vigili urbani, ma con nessun esito». «La colpa non è dei cani e non li accuso per niente – continua – ma di chi non sa gestire il randagismo che si sta vivendo in città. Ovviamente da mamma mi preoccupo per mia figlia è non dei poveri animali lasciati incustoditi da persone che non sanno gestire la situazione». Altro episodio simile riferito sempre a mezzo social, questa volta in zona Selvaggio, nei pressi dello stadio comunale. La richiesta è sempre la stessa: maggiore sicurezza e avvio di provvedimenti seri che tamponino l’emergenza e che riducano il numero dei cani che, principalmente nelle varie zone di periferia del capoluogo ibleo, girano a branchi. In più occasioni, da parte dei volontari animalisti è stato ribadito che si tratta di randagi non pericolosi.