In trent’anni di attività ha dato ospitalità a centinaia di cani e gatti. Lei e sua madre, animaliste convinte, hanno letteralmente dilapidato il patrimonio di famiglia per creare un rifugio cercando di non rimandare indietro mai nessuno degli scatoloni pieni di nuove cucciolate che puntualmente venivano depositati davanti casa loro. Negli anni il canile abusivo ha fatto comodo anche alle amministrazioni comunali vicine a Mirabello Sannitico come Ferrazzano, Oratino e Campobasso. I randagi, di proprietà dei sindaci, sono stati ugualmente curati, sterilizzati e dati in adozione grazie al sostegno – anche economico – di chi ha contribuito a sostenere l’iniziativa di queste due donne e dei pochi, pochissimi, volontari che le aiutano.
Ma il 20 settembre scorso i carabinieri forestali hanno messo i sigilli alla struttura di contrada Valli Vecchie perché non ha autorizzazioni “ma non per colpa nostra” come precisa Giusy Messina, la proprietaria dell’Oasi del randagio.