giovedì 8 ottobre 2020

MAXI MULT AL BRACCONIERE BECCATO IN TOSCANA

 Una storia da film. Gli ingredienti ci sono tutti. L’appassionato cacciatore che non vuole saperne di rispettare le regole. E si muove anche durante la notte. La Polizia provinciale che, nonostante la pioggia degli ultimi giorni abbia ridotto il numero delle doppiette, tiene la guardia alta. E scopre appunto un anziano che gira in auto con il fucile carico, pronto a fare fuoco contro gli animali. Beccandosi multe per quasi 600 euro , oltre che la segnalazione sul tesserino allegato al porto d’armi. Tradotto vuol dire che se lo farà ancora glielo potrebbero sospendere.

La zona è vocata per la caccia. Ci sono lepri e fagiani. Siamo sulla strada comunale, seppure sterrata, chiamata di Terra rossa. Una campagna splendida fra il cimitero della frazione di Valiano e Le Capezzine, in provincia di Arezzo. E’ qui che già da qualche tempo vengono visti movimenti strani di macchine durante la notte. Così sabato sera, intorno alle 21,30, due pattuglie della Polizia Provinciale hanno iniziato ad osservare cosa accadeva. E dopo un po’ di sono accorte che c’era un fuoristrada che procedeva a velocità lentissima. Come se stesse cercando qualcosa. E ogni tanto alzava i fari per poi riabbassarli. Quando ha piovuto, soprattutto le lepri escono dai campi e dai boschi, cercando l’asciutto. Hanno pensato subito che potesse trattarsi di un bracconiere perché cacciava in un orario non consentito. Così una pattuglia gli si è parata davanti per fare le verifiche. E quando ha visto gli agenti ha lentamente cominciato a fare marcia indietro, secondo quanto ricostruito dalla Provinciale, armeggiando per scaricare il fucile che teneva sul sedile lato passeggero. Aveva il finestrino aperto, si è sentito il rumore dell’arma che scarrellava. Ma gli uomini in divisa hanno fatto in tempo a bloccarlo prima che potesse togliere le tre cartucce dal semiautomatico.

L’uomo, 78 anni, residente nel comune di Montepulciano, è stato pertanto multato perché cacciava in orario notturno e vicino alla strada, perché non aveva annotato la giornata di caccia nel tesserino venatorio. Per questo dovrà pagare 580 euro. Quanto ai controlli della Polizia Provinciale proseguono perché sembra che questa ‘pratica’ sia più diffusa di quanto non si crede.