venerdì 19 settembre 2014

MILANO. REGOLAMENTO ANIMALI CHIESTE DIMISSIONI DI POCAR

Riceviamo dal consigliere comunale di Milano Gianluca Comazzi (ex garante dei diritti degli animali del comune) e volentieri pubblichiamo. Ovviamente se il garante attuale dottor POCAR Valerio Volesse rispondere lo spazio è a sua disposizione.

COMUNICATO STAMPA 
gianluca comazzi


del Consigliere Comunale  GIANLUCA COMAZZI  di Forza Italia 


REGOLAMENTO TUTELA DEGLI ANIMALI: 

IL GARANTE VALERIO POCAR RASSEGNI LE DIMISSIONI 

Ennesima sconfitta per il Comune di Milano e l'Assessore Bisconti che da 3 anni continua a proporre per poi ritirare il nuovo Regolamento Tutela degli Animali del Comune di Milano. 

L'ultima bozza arrivata nei giorni scorsi nei Consigli di Zona è stata sonoramente bocciata perfino dalla loro stessa maggioranza. In effetti il Regolamento è tutto tranne che un regolamento: un elenco di principi inapplicabili che non solo non tutela gli animali ma sminuisce il ruolo dei veterinari e dei cittadini che il Comune pretende di controllare perfino nelle loro abitazioni. 

Ecco qualche folle esempio partorito da chi ha scritto e pensato il nuovo Regolamento, cioè il Garante per la Tutela degli Animali Valerio Pocar: divieto di bollire a casa propria le aragoste vive. Siamo d’accordo con il principio ma chi andrà a controllare a casa di un milione di cittadini che ciò non avvenga? Oppure il Comune consente la macellazione rituale a casa propria solo se effettuata da personale specializzato. Chi controlla tutto ciò? Sono quindi regole o demagogia? Altre stranezze: la possibilità di utilizzare il collare a strozzo solo per un periodo limitato. Che senso ha? Oppure il divieto, sotto i 14 anni, di portare a passeggio cani di grossa taglia. Un ragazzo quindi di 13 anni non può portare a passeggio il suo Labrador? 

A questo punto dopo l'ennesimo pasticcio è bene che il Prof. Pocar rassegni le dimissioni e consenta agli uffici una stesura di un Regolamento che tuteli gli animali e anche i cittadini: poche regole ma equilibrate. 

E' inoltre vergognoso che sul divieto  di sfruttare gli animali per l'accattonaggio, la Giunta Pisapia si sia piegata alle proteste della comunità Rom che pretende le sia riconosciuto un "diritto" che di certo non tutela gli animali.