giovedì 12 settembre 2013

SERVE CODICE UNICO LEGGI ANIMALI

AIDAA. SERVE CODICE UNICO LEGGI ANIMALI

Roma (12 settembre 2013) – Il ministro della salute Beatrice Lorenzin nei giorni scorsi ha reitarato come chiesto anche da AIDAA e dalle altre associazioni di tutela degli animali il decreto che contiene le norme contro il taglio delle orecchie e contro le mutilazioni sui cani, nello stesso decreto sono poi contenute le normative relative alla tenuta dei cani concernenti guinzaglio e museruola e tutto il resto, AIDAA come dichiarato dal presidente Lorenzo Croce alle agenzie stampa nei giorni scorsi in linea di massima condivide questa impostazione anche se l'associazione rimarca la necessità di rendere operative le leggi di tutela degli animali, e chiede che si arrivi in tempi rapidi ad un “CODICE UNICO DELLA TUTELA DEGLI ANIMALI” che racchiuda in se le leggi nazionali sulla tutela degli animali, contro il randagismo, contro l'uso dei bocconi avvelenati, per la tutela della fauna selvatica, le leggi contro il maltrattamento, ma anche tutte le leggi regionali, le ordinanze ministeriali, regionali e locali in materia di tutela e tenuta degli animali dalle spiagge fino agli appartamenti passando dai mezzi pubblici. Ed esercizi commerciali, fino alla questione della sperimentazione e vivisezione. Da una ricerca effettuata dall'AIDAA infatti risulta che in Italia esistono oltre 67.000 normative che vanno dalle leggi nazionali fino alle ordinanze della polizia municipale e almeno tremila sentenze di vario grado spesso in contrasto tra loro che regolano la vita quotidiana degli animali, di queste solamente 8.000 sono le ordinanze per l'accesso dei cani in spiaggia. “Siamo di fronte ad una vera e propria giungla di leggi nazionali, normative regionali, sentenze di vario genere (dai giudici di pace alla cassazione) che spesso dicono tutto ed il contrario di tutto in materia di tutela,diritti e doveri degli animali- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- una giungla dalla quale è difficile spesso trovare interpretazioni univoche specialmente per quanto riguarda la gestione quotidiana degli animali di affezione a partire dalle tutele di cani e gatti fino a quelle relative agli animali di allevamento o quelli destinati alla sperimentazione. Noi- conclude Croce- chiediamo al ministro Lorenzin e più in generale a questo governo ed al parlamento di avviare una riflessione sulla necessità di un codice unico che dopo un attenta rilettura in visione di una migliore chiarezza sui diritti degli animali arrivi a formulare nel giro di qualche mese una proposta di codice unico in materia di leggi sugli animali mettendo fine a questa vera e propria babele di normative che spesso generano confusione proprio perchè in contrasto tra loro”.