FONTE CORRIERE DELLA SERA |
MILANO - La morte arriva lenta e dolorosa. Per asfissia, con il torace schiacciato da uno stivale. O per annegamento, mentre l'adrenalina della paura si diffonde in tutto il corpo e le zampe annaspano verso il cielo nel vano tentativo di trovare un appiglio o di allontanare il bastone che tiene il muso premuto sotto il pelo dell'acqua. O, ancora, per stremo, con i denti della tagliola che affondano nella carne e nelle ossa e portano ad un lento dissanguamento tra dolori atroci e lancinanti.
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