domenica 14 ottobre 2012

VELINA: ANCORA TROPPE OMBRE SULLA MORTE DEL CANE




AIDAA chiederà all'ordine dei veterinari milanese di fare chiarezza sulla vicenda della morte del cane della Velina in quanto dopo una serie di verifiche non ritiene che sia stata chiarita del tutto ne la causa della morte del cane, ne il modo con cui il cane è morto ne tantomeno come mai a quel cane in condizioni fisiche disperate per la presunta torsione dell'intestino sia stato portato ad un veterinario che si trova a 60 chilometri di distanza dall'abitazione della Velina a Cerano in provincia di Novara fino allo studio clinico del veterinario che si trova a Lainate in provincia di Milano. Non sono nemmeno chiariti i tempi che si sono presi i signori Calcaterra per cancellare il cane dall'anagrafe canina piemontese in quanto è vero che la legge piemontese da 60 giorni per registrare la cessazione di vita del cane anche se da diversi controlli non risultava la sua cancellazione a quasi tre mesi dalla presunta data di morte fissata per lo scorso 3 luglio. E infine ci piacerebbe sapere chi ha tenuto il cane per il breve periodo in cui lo stesso sarebbe stato dato in adozione presumibilmente nel mese di maggio e sopratutto ci piacerebbe sapere se è vero che il cane ha morsicato la velina o il fratellino in quanto non ci sarebbero prove di questa che potrebbe essere l'ennesima (la quarta) bugia della Velina. Noi non riteniamo di mettere in discussione quanto detto dal veterinario, non è nostro compito, ma le bugie raccontate in questa vicenda da una ragazzina che ogni giorno sculetta in televisione sono tante, cosi come ci lascia perplessi quanto avrebbe dichiarato la stessa Velina su facebook dove si sostiene che a Striscia la Notizia a nessuno interessa niente della morte del cane. Pertanto confermando la denuncia contro Giulia Calcaterra (o dell'intestatario del cane) per il reato di maltrattamento e soppressione del cane (parole sue) AIDAA chiede anche un intervento chiarificatore da parte dell'Ordine dei veterinari di Milano, oppure la presidente come nel caso dei veterinari riconosciuti colpevoli dalla corte di Milano della morte dei due husky intende stendere una cortina di silenzio per proteggere i suoi iscritti alla faccia della deontologia e della serietà?