lunedì 23 aprile 2012

AIDAA: PARTE L’OPERAZIONE “SCONTRINO SI GRAZIE!!”


AIDAA: PARTE L’OPERAZIONE “SCONTRINO SI GRAZIE!!”

Roma  (23 aprile 2012) -  Obbiettivo dichiarato snidare e denunciare gli allevatori abusivi o coloro che vendono animali provenienti clandestinamente dai paesi dell’est, ma anche negozianti e veterinari che non emettono scontrini e fatture quando ci si rivolge a loro per acquisti e prestazioni.  Inizia l’oggi l’operazione “Scontrino si grazie” promossa su scala nazionale dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA.  I fari sono puntati principalmente contro quegli allevatori o negozianti che vendono direttamente o on line cani ed animali di affezione senza emettere regolare fattura o ricevuta all’atto di incassare i soldi.  Oltre al discorso dell’evasione fiscale in molti casi si nasconde anche il fatto che i cani e gli altri animali venduti sono spesso di provenienza illegale e che quindi risultano poi essere malati o con libretti veterinari e passaporti falsi. Da qui la proposta di AIDAA di segnalare tutti coloro che commercianti, allevatori e veterinari ed anche le altre categorie che lavorano nella tutela e nel benessere degli animali che pur essendo pagati sia per gli acquisti che per la prestazione lavorativa o professionale non emettono ricevuta o fattura ai sensi di legge. Chiunque potrà segnalarli con una email allo sportello online di AIDAA segnalazionereati@libero.it . Nella email ovviamente dovranno essere contentuti tutti i dati relativi alla prestazione o all’acquisto eseguito per il quale non si è ricevuta regolare fattura, ricevuta o scontrino fiscale e le generalità del professionista, dell’allevatore o del negozio che ha effettuato la vendita o la prestazione professionale in nero. AIDAA invierà le segnalazioni che dovranno essere firmate e contenere i dati della persona segnalante alla guardia di Finanza. “Quello che noi vogliamo far emergere- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- è non solo il piccolo furbacchione, ma la mappa dei finti allevatori e di coloro che vendono animali in nero dietro ai quali spesso si nasconde il mercato delle importazioni clandestine di animali specialmente cuccioli di cani dai paesi dell’est”.