mercoledì 1 febbraio 2012

DURE ACCUSE DA FRECCIA 45 ALLA GESTIONE DEL CANILE DI LECCO IN MANO ALL'ASSOCIAZIONE DI MICHELA BRAMBILLA


riceviamo questa mail relativa alla gestione del canile di lecco da parte dell'associazione di cui è presidente Maria Vittoria Brambilla e pubblichiamo. Ovviamente se la LEIDA vuole controbattere pubblicheremo anche la loro risposta. AL MOMENTO CI LIMITIAMO A DIRE CHE QUANTO LETTO MERITA UNA SERIA RIFLESSIONE DA PARTE DI TUTTI GLI ANIMALISTI CHE NON HANNO CASACCA O COLORE POLITICO.

Canile di Lecco: è ancora polemica
Freccia 45 in difesa dei “randagi” del canile di Lecco
Lecco, 1 febbraio 2012 - Nonostante l’affido senza alcuna gara d’appalto del Canile di Lecco all’Associazione LEIDA, Presidente Michela Vittoria Brambilla, nonostante l’estromissione di tutti i volontari, una quarantina, avvenuta nell’agosto 2007, nonostante le quasi 6.000 firme (di cui 4.000 su supporto cartaceo depositate e protocollate presso gli Uffici del Comune) per permettere il rientro dei volontari, nonostante sia stata organizzata una manifestazione di protesta contro la gestione, nonostante le numerose interrogazioni depositate sia in Parlamento, sia in Senato (n° 3) contro la cosiddetta “gestione Brambilla”, nonostante siano state promosse conferenze stampa e siano state depositate 5 interrogazioni Regionali, nonostante siano usciti più di cento articoli su stampa sia locale, sia Nazionale (La Repubblica, Il Tempo, Il Giorno, comunicati ANSA, ecc.) … nonostante i fascicoli aperti presso il Tribunale di Lecco, nonostante le numerose segnalazioni di mancato affido dei cani e la conclamata gestione negativa, la Giunta del Comune di Lecco ha deciso di prolungare la gestione del canile, senza ulteriore gara di appalto, alla LEIDA per ulteriori 11 mesi.
La LEIDA gestisce il Canile di Lecco dal 2003, ma sebbene sia stato a loro riservato un trattamento economico di tutto riguardo, da anni sono stati messi in luce i numerosi aspetti controversi della loro gestione: dal sovraffollamento degli animali alla scarsa qualità del cibo, dalle condizioni igieniche in cui gli animali sono stati costretti a vivere, ai locali fatiscenti e spazi angusti senza agibilità che l’ASL ha, lo scorso anno, intimato di mettere a norma. D’altra parte il Comune che in questi ultimi anni aveva l’onere di trovare nuovi fondi per gli adeguamenti richiesti alla struttura e di decidere a chi affidare il contratto della gestione del canile, ha purtroppo brancolato nel buio senza giungere a decisioni finali, ma piuttosto prolungando nuovamente la gestione alla LEIDA e rimandando nuovamente decisioni sempre a danno dei quattro zampe.
Ufficio stampa Freccia 45, www.freccia45.org
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