martedì 14 febbraio 2012

AMBIENTE: NO AL PARCHEGGIO ORSINI-COGNE A MILANO: ECCO LE MOTIVAZIONI AIDAA APPOGGIA LE DECISIONI DEL COMITATO


Alla Vostra cortese attenzione.

Oggetto: Richiesta motivata e documentata al fine dell'annullamento del parcheggio  residenziale interrato Orsini - Cogne,progetto  non necessario e di pubblica utilità ,in quanto:

1) Nella zona  abbondano numerosi  posti auto .
2) Annullerebbe il giardino pubblico (comprendente un albero secolare)alberato zona di progetto.
3) Verrebbe anche cancellato il parcheggio gratuito a pettine che circonda il giardino.
4) Metterebbe a rischio,con i tiranti, i palazzi Aler posti a pochi m dalla zona di progetto.                     5)Sotto la zona di progetto è situato un canale .

Motivazioni nel dettaglio:
In merito al piano di ripiantumazione e destinazione delle alberature presenti.le dichiarazioni in merito sono state non solo discordanti  ma anche contraddittorie.
1) Secondo l'agronomo della Concessionaria La Torrazza , dott. Turconi, le alberature attualmente presenti,a parte quattro casi, vanno tutte abbattute.
2) Secondo la Concessionaria ne andrebbe mantenuta solo "una (non definita) parte".
3) Secondo l'ex assessore B. Simini saranno tutte spostate in un'altra (non definita) zona .
4) Secondo l'agronoma Laura Gatti (curatrice gli alberi storici di Milano)  le alberature esistenti  non sono trapiantabili , sia perchè sono  ormai alberi a largo fusto e sia perchè molti appartengono al genere non ripiantumabile.
5) Secondo l'agronomo A. Carugati la valutazione del dott.Turconi in merito alle alberature attualmente presenti non è corretta e l'attecchimento di qualunque futura  alberatura sarà ostacolato dalla scarsità del terreno ridistribuito sul parcheggio,per cui verrà seminata solo erba e vegetazione bassa.

L'agronomo super partes Alessandro Carugati dopo aver letto  il piano di ripiantumazione della concessionaria ha relazionato che:
1) Sono carenti e criticabili ,al riguardo della zona di progetto, le valutazioni sia degli aspetti paesistici e sia dell'impatto ambientale, in quanto l'area del progetto è del genere "di pregio" e non "un vuoto tra degli immobili dai valori paesistici,storici ,vedutistici ,simbolici e visivi uguali a zero"(giudizio  smentito dalla  presenza  e la veduta ,a pochi m,sia della storica Scuola Calcio Bariviera che della monumentale Villa Scheibler circondata dall'omonimo parco,ex rinomato vivaio che riforniva tutta la regione lombarda).
2) E' mancata l'applicazione delle prescrizioni tecniche di cui alle Linee Guida dgr 7\11045 del 2002.
3) E' necessaria una relazione paesistica.
4) La presenza del manufatto interrato Villoresi necessita di un'indagine approfondita e condotta da esperti in grado di accertare la sua compatibilità con il progetto .La presenza dei condotti fognari infatti costituisce,già da sola, un valido motivo per richiedere la revisione del progetto.
5)  In presenza di elementi con più di 50 anni di vetustà(canale Villoresi e albero centenario) è opportuna una liberatoria da parte della Sovrintendenza.
6) Gli alberi presenti ,la  cui maggior parte è di pregio ( al contrario di quanto affermato dall'agronomo della cooperativa) e di una certa dimensione  non hanno nessuna possibilità di sopravvivenza in caso di trapianto.
7) La scarsità del futuro terreno di coltura (vengono specificati solo 35 cm di terra da coltivo ) non è adeguata alla piantumazione di  nuove essenze arboree (a rischio o di non attecchimento o di schianto) ma si rivela adeguata solo per prato e vegetazione bassa.
8) L'ingresso  e lo scivolo verso l'interno del parcheggio è previsto a pochi m di distanza dell'albero secolare. E' evidente che ne deriverà un esteso danneggiamento all'apparato radicale con gravi e letali conseguenze per la pianta.
9) Le spese previste per i proprietari-condomini dei box ,in merito al mantenimento superficiale, sono  molto limitate e non compatibili con la gestione di un'area alberata. Mentre appaiono adeguate per un giardino privo di alberature.
 Come Comitato,in merito al fallimentare piano di ripiantumazione , la scorretta valutazione del verde esistente e la sicurezza messa in pericolo dalle nuove  alberature a rischio di schianto  ,abbiamo presentato,il 12 novembre 2007, un esposto tramite gli avv. Alberto Morelli e Stefania Maniscalchi.  Il Tar ha dichiarato giustificati  ed accoglibili le motivazioni del ricorso ma non ha concesso la sospensiva in quanto ,non essendo ancora concluso l'iter burocratico e non essendo ancora  stato firmato il permesso di costruire ,le alberature non erano in stato di imminente pericolo.
  L'agronoma Laura Gatti (ha in cura gli alberi storici di Milano) ha appuntato,dopo un'attenta lettura del piano di ripiantumazione della La Torrazza che:
1) E' prevista una eccessiva densità di nuove ripiantumazioni : la presenza delle griglie di areazione, ingressi,ascensori,scalinate e addirittura una pista ciclabile sono in netto contrasto con la elevata quantità  alberature previste ,cioè75:cioè quasi una ventina di più rispetto a quelle presenti oggi nel giardino libero dalle sovrastrutture elencate sopra.
2) La terra di coltivo sopra il parcheggio (35\40 cm)è troppo scarsa per mantenere delle alberature.
3) Non è specificato chi dovrà prendersi carico delle essenze trapiantate.
4) Non sono rispettate le prescrizioni riguardanti i nuovi impianti( es. le distanze,le progettazioni delle sistemazioni superficiali ecc.)
5) Non ci sono indicazioni che specifichino la protezione o la  destinazione o degli alberi che interferiscono con il cantiere.
6) Sono violati i protocolli SIA ed ISA i quali vietano l'abbattimento di alberature per questioni di criteri estetici o di pregio.

La concessionaria ha affidato allo stesso operatore sia  l'analisi del presente stato superficiale che il progetto della futura ripiantumazione. Inoltre il Comune le cederà le alberature abbattute. Di tale procedura non è evidente un chiaro conflitto di interessi?
 A dimostrazione dell'impossibilità dell'attecchimento di piante ad alto fusto su un parcheggio interrato ci sono i box interrati di v. Val Lagarina ,situati a poca distanza da v. Orsini. In superficie il Comune non ha mai ripiantumato essenze ne sono mai cresciute, durante questi diversi anni dalla costruzione del parcheggio,spontaneamente. D'estate non sopravvive nemmeno l'erba e la differenza  di verde tra la zona sul tetto del garage interrato e quella naturale è netta e visibile ad occhio nudo . 
 N.B.
1)     Perchè la scelta dei parcheggi residenziali è spesso caduta in zone occupate da verde pubblico?
La ex Giunta voleva scaricarne la manutenzione  ai privati (ipotesi riportata  dai maggiori quotidiani)?
2) Ora il verde e le alberature sono autonome ,cioè si automantengono a costo praticamente zero (non necessitano  infatti dell'intervento dell'uomo per quanto riguarda il bisogno dell'acqua).Dopo la costruzione del parcheggio ,invece, sarà necessario un impianto idrico artificiale con annessa una costante e costosa manutenzione.
3) Il canale Villoresi,ora interrato scorreva ,anni fa,in superficie,sfociando in una roggia ancora presente e visibile  nel parco Vivaio. In caso di costruzione dei box interrati non sarebbe più recuperabile .In vista dell'Expò sentiamo tanto parlare" di vie d'acqua" come collegamenti tra tutti i quartieri della città . Perchè non considerare anche alla riqualificazione di tale canale al fine di una riqualificazione di Quarto Oggiaro?
4) In seguito al fallimentare piano di ripiantumazione e la questione  sicurezza messa a rischio da alberature con probabilità di schianto il Comitato ha presentato alla Procura di Milano un esposto nel 2008 . A tale esposto abbiamo allegato un elenco di  oltre 200 firme  di residenti raccolte in sole 24 h dal Comitato (quindi un numero superiore alle  100 regolamentari al fine di una  interrogazione popolare  al C.d.Z .Otto)
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 A pochi m dalla zona di progetto sorgono sette casermoni Aler. Le prove strutturali per verificare la stabilità e la resistenza di tali immobili ,rispetto ai lavori di scavo ,verranno svolte dalla stessa concessionaria una volta ottenuto il permesso di costruire. Anche tale procedura evidenzia un chiaro conflitto di interessi e spiega,a parere del Comitato,i noti danni agli immobili che sono avvenuti durante i lavori relativi a vari parcheggi in costruzione nella città.
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 Sono stati già stralciati ,dal piano parcheggi  dei progetti  a seguito di motivazioni e condizioni presenti anche nella zona del progetto Orsini - Cogne :
1)Il parcheggio in v. Venosa :per salvaguardare 56 alberature. Anche nel giardino di v. Orsini  ce ne sono 65 .E ne hanno aggiunte di nuove nella scorsa primavera 2011.
2) Idem per il parcheggio di v..Palestro:
3) Idem per il parcheggio di v. Canaletto (prima bocciato,poi riapprovato e,di recente,di nuovo archiviato).Alle alberature si aggiunge la questione del mercato ambulante * ed un parcheggio già presente nelle vicinanze. Anche nei pressi di v. Orsini vige la problematica di un mercato ambulante e un ampio parcheggio pubblico e gratuito che verrebbe fortemente ridotto .
 
Parallela alla v. Orsini si estende la v. Cittadini,strada alberata lungo gli entrambi marciapiedi laterali. In questa via viene allestito un ampio mercato ambulante settimanale che sta rovinando le alberature. Se tale struttura fosse spostata presso la zona di progetto (in v. Otranto,posta tra la v. Orsini e la v. Cittadini) le essenze non subirebbero danni.
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Le seguenti associazioni hanno sostenuto,verbalizzandole in relazioni scritte, le motivazioni del Comitato:
1) Aidaa
2) Italia Nostra
3) Legambiente
4) Lipu
5) WWF
6) Amici Della Terra

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 In corrispondenza della superficie della zona di progetto è stato identificato ,nel sottosuolo, un ramo secondario del Villoresi .Da tale presenza potrebbero conseguire importanti interferenze all'edificio interrato. La MM ne ha  scaricato ogni responsabilità alla Concessionaria,paventando la possibilità di complicanze al riguardo degli allacciamenti fognari e delle tubature dell'acqua . La Torrazza ,durante la Conferenza dei Sottoservizi, non fa però nessun accenno alla rivelazione di  tale importante problematica .
Pertanto se da tale complicanza dovessero scaturire delle conseguenze negative esse verrebbero definite "impreviste" e la concessionaria sarebbe autorizzata ad aumentare i prezzi iniziali dei box.
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  Durante la Conferenza dei Servizi,invece, la concessionaria definisce l'attuale  parcheggio gratuito circondante il giardino pubblico  "in linea". Ciò è falso in quanto il parcheggio è "a pettine" ,quindi almeno tre volte più capiente di uno in linea. I residenti non sono mai stati informati del fatto che La Torrazza ha intenzione di eliminare il presente  parcheggio a pettine.
  In seguito alla limitata capacità di assorbimento dell'acqua piovana ,che renderebbe disagevole il passaggio all'interno del giardino sopra al parcheggio,la Concessionaria ha progettato un marciapiede (ora superfluo) intorno alla zona di progetto,con conseguente danneggiamento od eliminazione anche del filare di alberature ora presenti.
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 Nessuno dei componenti del C.d.Z .Otto ha rappresentato i cittadini residenti sia durante la Conferenza dei Servizi che  durante quella dei Sottoservizi. Per cui tutto è stao deliberato ed approvato  con il silenzio assenso.
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Nel verbale della Conferenza Intersettoriale mancano ben 5 firme di  accettazione dei rappresentanti dei  Settori\Società convocati.
 Nella documentazione riportante la delibera comunale in merito al progetto Orsini - Cogne ,sul foglio riportante il parere di legittimità non è stata barrata la casella con la dicitura "Favorevole".

L'incidenza paesaggistica del progetto viene valutata "nulla" in quanto la zona di progetto viene definita "un vuoto tra due complessi abitativi" . Ciò è falso in quanto un giardino pubblico con 65 alberature ad alto e largo fusto(di cui una centenaria) non può certamente essere definita "un vuoto".Quindi il parere paesaggistico è condizionato da una documentazione viziata e contestabile (come hanno  infatti confermato gli agronomi  Laura Gatti e Alessandro Carugati , oltre alle associazioni ambientalistiche Aidaa , Italia Nostra,WWF,Legambiente e Lipu).

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L'Albo pretorio dovrebbe essere facilmente consultabile e visibile pubblicamente. In realtà è inagibile da anni e i progetti,compreso quello del parcheggio interrato Orsini-Cogne, vengono rinchiusi in un armadio.
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 Il bando di gara riguardante l'area del progetto Orsini - Cogne risale all'anno 2004. Sono cioè passati ben otto anni. Come si può ancora motivare il parcheggio con  la questione "emergenza"?
 Sono trascorsi 5 anni dalla delibera comunale ,approvante  il progetto,  avvenuta il 6 luglio 2007
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 L'incaricata ai rapporti con i Comitati ,sig.ra Peverelli, non ha mai risposto ai nostri molteplici tentativi di contatto.
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 Il Difensore Civico,consultato dal Comitato Orsini - Cogne,ha giudicato ammissibili le contestazioni presentate ed ha aperto pertanto un fascicolo ,contrassegnato con il numero 2008\272  .affidato all' avv. Maria Buonanno . Con l'eliminazione della figura del Difensore civico,purtroppo,del disbrigo di tale causa è stato incaricato il C.d.Z. Otto il quale,avendo già approvato il progetto,l'ha rapidamente archiviato dichiarando chiusa la pratica.
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 Nel C.d.Z. Otto ,durante l'approvazione della delibera , in merito al progetto Orsini-Cogne , un consigliere( Molinaro) aveva proposto "un emendamento di un emendamento" per spostare la zona di progetto. Tale proposta però  non è passata per volere di un altro consigliere (Ranzini)  in quanto ,a suo parere,il regolamento consiliare non prevedeva "emendamenti degli emendamenti." Il Comitato   in seguito,dopo aver preso visione del sopraddetto regolamento,ha scoperto invece che gli "emendamenti degli emendamenti (sub emendamenti)"sono previsti e regolari. Quindi l'approvazione del progetto è avvenuta sulla base di una grave irregolarità che il Consiglio avrebbe dovuto ricusare.
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 L'ing. Paolo Lombardi,al quale abbiamo chiesto un'analisi del piano antincendio presentato dalla concessionaria,ha bocciato il suddetto piano in quanto:
1) I box sono destinati ad essere colpiti dalla muffa per la mancanza di un'areazione adeguata (il n° delle griglie è scarso)e  molto inferiore a quanto prescritto dalle norme in merito di  edifici interrati.
2) Il numero delle griglie superficiali è inconciliabile con il numero delle alberature previste,cioè tale coesistenza non è razionalmente possibile. O meno alberi o meno (e sono già insufficienti) griglie di areazione.
3) Non è chiaro se sono rispettate le regole tecniche , le norme ed i criteri di sicurezza antincendio previsti con maggior  rigorosa precauzione nei parcheggi interrati.
4) Alcuni dati delle tavole planimetriche presentate al Corpo dei Vigili del Fuoco   non  corrispondono ai medesimi dati delle stesse tavole planimetriche allegate al progetto originario.
  A rinforzo di quanto sopraddetto è opportuno notare che ad agosto 2011 la falda è arrivata a 2-4m dal suolo e,pertanto, molti box interrati milanesi,oltre che dalla muffa,sono stati invasi dall'acqua, con conseguenze gravissime e molto onerose da riparare (se non irreparabili),es.:i garage dei quartieri Forlanini ,Montecassino,Ponte Lambro , Santa Giulia e di v. Mecenate. In v. Soresina i box si sono salvati grazie alla presenza di idrovore pompa-acqua. Ma per il mantenimento di tali macchinari i condomini spendono,solo di corrente elettrica,circa 50.000 euro l'anno
.In seguito alla questione sicurezza messa a rischio dalle sopraddetta normativa non rispettata il Comitato ha presentato alla Procura di Milano un  nel 2010. A tale esposto abbiamo allegato un elenco di  oltre 200 firme raccolte in sole 24 h dal Comitato (quindi superando le 100 necessarie per presentare una interrogazione al C.d.Z .Otto)
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La zona di progetto(v. Otranto - Cogne) è stata destinata ad un piano edilizio di Housing Sociale, denominata Abitare 2. Per cui diventerà una zona in cui sarà vietato l'acceso ai veicoli,con eccezione dei residenti,che avranno ancora più disponibilità di parcheggio di quanto già non gli manca.
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 Il Comitato Orsini Cogne , pertanto per i sopraddetti motivi ,e cioè :
1) Le scorrettezze varie sia da parte della Concessionaria che della ex Giunta comunale : certificazioni incomplete , lacune,carenze,errori,non rispetto dei protocolli ,delle regole del verde e la tutela del paesaggio,dei vincoli paesistici,omissioni sui programmi di scavo(i pericolosi tiranti sono appena accennati),sulle norme in merito alla sicurezza ecc.
2) Non rispetto dell'iter burocratico.
3) Il lunghissimo lasso di tempo trascorso con conseguente decaduta motivazione della causale "Emergenza traffico".(dal P.U.P. sono   trascorsi 11 anni,dall'appalto del progetto quasi 8 anni).
4) Le autorizzazioni e nulla osta ottenuti grazie a documentazioni viziate .
5) L'incolumità pubblica messa a rischio .
6) L'inconsistenza  della  della"Pubblica utilità" del progetto.
7) Le omissioni strategiche per evitare penali ed aumentare i prezzi dei box
                                                                      ritiene
 in considerazione inoltre del fatto che i lavori non sono mai  iniziati, che esistano le motivazioni per richiedere l' interruzione della  procedura  e lo stralcio del progetto ,come avvenuto per le medesime motivazioni nei riguardi molti altri parcheggi.

Confidiamo nell'impegno da Voi  assunto ,durante la recente campagna ,elettorale,di annullamento di tutte le cementificazioni non utili alla collettività  ,al fine della salvaguardia del verde,dell'ambiente,delle alberature e,conseguentemente,dell'aria e della salute dei cittadini .(Il consigliere Monguzzi ,se ricordiamo bene,aveva tempo fa presentato, una proposta di legge che vietasse l'abbattimento di alberi a largo fusto   per far posto a parcheggi o altri progetti edilizi ).
Rimaniamo in fiduciosa attesa di una vostra risposta.
Alleghiamo documentazioni comprovanti.
                                                          Ringraziamo per l'attenzione e porgiamo distinti saluti.
                                         Comitato ORSINI COGNE
                                         (seguono firme)