Legata a una corda e lasciata tra i rifiuti. Tra plastica, copertoni, motori di auto, pezzi di carrozzeria, elettrodomestici abbandonati c’era anche una mucca viva. Sola, spaesata e circondata dai rifiuti, non riusciva ad avvicinarsi all’acqua per la corda ne limitava i movimenti. Nessun microchip, nessun marchio con cui poterla identificare. Solo uno sguardo smarrito, sotto il sole, mentre cercava di scostare il muso da mosche e insetti. A trovarla, forse dopo una segnalazione, i carabinieri del Nucleo Forestale di Mantova in un campo a Ostiglia. Nei guai è finito un ragazzo ventenne che abita poco distante dalla discarica abusiva ora accusato di maltrattamento di animali. Un reato che prevede una pena da 6 mesi a 2 anni e una multa da 5 mila a 30 mila euro. Ma la vicenda non è ancora chiarita del tutto.
Mentre il terreno dove è stata trovata la mucca in fin di vita è stato posto sotto sequestro, i carabinieri stanno cercando di ricostruire come sia finita tra i rifiuti. Probabilmente scaricata, come un ingombro tra i rifiuti tossici, durante la notte. Al momento però nessuno ne ha rivendicato la proprietà. Trattata come uno scarto, i carabinieri hanno subito chiamato i medici veterinari del distretto Val Padano per i controlli che l’hanno trovata disidrata e malnutrita. Ora è in un allevamento a Mantova.
