venerdì 22 agosto 2025

CANI. DUE DENUNCE PER MALTRATTAMENTO IN PROVINCIA DI NAPOLI

 L’estate, si sa, non è una stagione pet-friendly. Lo confermano le cronache e le segnalazioni che, con l’aumentare delle partenze, portano a galla storie di abbandono e maltrattamenti. Valigie pronte, bagagli sul sedile posteriore e, troppo spesso, animali lasciati indietro come fossero un peso di cui liberarsi.Gli ultimi episodi arrivano da Sant’Anastasia e Brusciano, comuni dell’area vesuviana, dove i Carabinieri hanno denunciato due persone per maltrattamento e abbandono di animali.

A Sant’Anastasia è stata una segnalazione di un cittadino a cambiare il destino di un cane ridotto allo stremo. L’animale era stato notato denutrito nel parcheggio di un supermercato. La proprietaria, una pensionata 73enne, non aveva fatto in tempo ad allontanarsi del tutto: vedendo il trambusto e capendo che sarebbero arrivati i Carabinieri, ha riportato in fretta il cane in casa.

I militari della stazione locale l’hanno raggiunta pochi minuti dopo. Nel cortile, il cane era legato a una corda corta, senza acqua né cibo, sotto il sole cocente. La scena parlava da sola: uno spazio angusto e soffocante trasformato in gabbia improvvisata. La donna è stata denunciata, sanzionata con una multa di 5mila euro e diffidata a migliorare le condizioni dell’animale, che è rimasto formalmente sotto la sua custodia.

A Brusciano la storia non è diversa. Anche qui a dare l’allarme sono stati i vicini, preoccupati per un cane chiuso sul balcone da giorni. Nessuna ciotola, nessun riparo, solo la calura estiva e la solitudine.

I Carabinieri della stazione cittadina sono intervenuti subito, rintracciando il proprietario: un 41enne di Mariglianella, denunciato per maltrattamento. L’animale, affidato al personale veterinario dell’ASL, è stato consegnato a un familiare dell’uomo, che dovrà ora rispondere della sua condotta davanti all’autorità giudiziaria.

Questi episodi non sono isolati, ma si inseriscono in una tendenza che si acuisce ogni estate. Le vacanze diventano anticamera di abbandoni e incuria, con animali trattati come ostacoli alla spensieratezza. Un fenomeno che, oltre a configurare reato, racconta di una responsabilità tradita verso esseri viventi che non hanno voce.