mercoledì 11 giugno 2025

ORSI TRENTINI. RACCOLTA DI FIRME ED ESPOSTO CONTRO FUGATTI

 Nel 2024 sono nati 26 nuovi cuccioli, domenica una orsa è stata uccisa sulla strada da un’auto mentre lo scorso fine settimana un orso è arrivato fino a una malga nella zona tra Trento e nord lago di Garda. Ricomincia la stagione estiva e riparte il dibattito, la provincia pubblica la nuova mappa delle zone dove sono stati segnalati gli orsi e cinquanta cittadini hanno depositato alla procura di Trento un esposto in cui si ripercorrono i fatti che hanno portato, nel 2024, all'uccisione di tre orsi, M90 e KJ1 e M91.

Il cucciolo morto

Un cucciolo di orso è morto dopo essere stato investito da una macchina domenica 8 giugno in Trentino, sulla strada statale 45bis all'altezza del lago di Toblino. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo plantigrado sarebbe sbucato all'improvviso da dietro una curva, rendendo impossibile per l'automobilista evitare l'impatto. L'animale è morto praticamente sul colpo, mentre un secondo cucciolo è scappato nel bosco. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale e il corpo forestale trentino per i necessari accertamenti. Il cucciolo di orso è stato recuperato e sarà sottoposto ad analisi genetica per l'identificazione, secondo le procedure standard previste per questi casi.

La mappa degli avvistamenti

L’investimento e i successivi accertamenti hanno dato modo di constatare l’impennata delle presenze di orsi in Trentino. Venerdì 7 giugno attorno alle 23, si era verificato un tentativo di aggressione da parte di un orso a Malga Bandalors, nel territorio comunale di Giustino. Il plantigrado aveva cercato di attaccare alcuni capi di bestiame custoditi all'interno di un recinto, ma l'intervento di due maremmani aveva scongiurato l'attacco. In quell'occasione il corpo forestale trentino aveva avviato gli accertamenti per l'identificazione dell'animale. Per gestire la situazione, la Provincia ha messo online a inizio maggio una nuova mappa che raccoglie le segnalazioni di presenza delle femmine di orso accompagnate dai piccoli nati in inverno. La mappa, sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it, viene aggiornata dal servizio faunistico in base alle informazioni raccolte.

Le 12 cucciolate

Questi episodi confermano i dati del «Rapporto Grandi Carnivori 2024» diffuso lo scorso maggio dal servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento. Nel 2024 in Trentino sono nati almeno 26 piccoli di orso distribuiti in 12 cucciolate, mentre 6 sono gli esemplari rinvenuti morti, ai quali si aggiungono 3 plantigradi pericolosi rimossi secondo le disposizioni del Pacobace (il Piano d'Azione interregionale per la conservazione dell'Orso bruno sulle Alpi centro-orientali).

L’esposto

Nel documento presentato da vengono elencati 69 plantigradi morti in Trentino dal 2000 al 2024, "uccisi, investiti, feriti, catturati o semplicemente scomparsi", si legge in una nota dell'avvocato Rosa Rizzi che assiste i 50 cittadini. Secondo l'esposto ci sarebbe una "colpevole responsabilità dell'amministrazione provinciale, soprattutto sotto il profilo omissivo per non aver seguito i dettati delle sentenze del Consiglio di Stato sostenute anche dalla recente modifica della Carta Costituzionale, la quale, all'articolo 9, nella parte dedicata ai principi fondamentali, affida allo Stato il compito di disciplinare con legge di rango primario la tutela degli animali, sottoponendo l'eventuale uccisione degli animali alla rigida previsione della legge dello Stato, in conformità ai dettami della legge unionale, in primis la Direttiva Habitat", si legge ancora nella nota.