venerdì 31 maggio 2024

1 CANE MORTO AVVELENATO E UNO SALVO PER MIRACOLO A BOSCO BURI

 Un cane morto per avvelenamento. Un altro salvato in extremis perchè il proprietario si è accorto che stava mangiando qualcosa raccolta a terra. Il posto è lo stesso, una stradina nei pressi di Bosco Buri, luogo in cui spesso i proprietari di cani portano i loro amici quattro zampe a fare una sgambata in libertà.«Mio marito era in giro con il nostro cane e si è accorto che stava masticando qualcosa, si è avvicinato e ha visto che a terra c’erano delle crocchette per cani mescolate ad una sostanza verde», dice una signora, «ha subito capito che poteva trattarsi di veleno e ha portato di corsa il cane dal veterinario. All’animale è stato somministrato un farmaco per farlo vomitare, ma non c’è stato verso, quindi gli hanno fatto la lavanda gastrica. Ci hanno detto che poteva non salvarsi, dopo una notte, per fortuna è stato dichiarato fuori pericolo».

Il marito della donna è tornato a Bosco Buri, a cercare crocchette. Ne ha raccolti un paio di sacchetti: crocchette per cani mescolati a veleno.Purtroppo invece ad un’altra signora è andata peggio. «Avevamo portato il nostro cane a fare una passeggiata. Lo abbiamo liberato per farlo correre un poco, ma lei che era molto golosa, non appena ha trovato le crocchette ne ha mangiate un bel po’. Poi l’abbiamo persa, non siamo più riusciti a trovarla e si è fatta sera. Il giorno dopo siamo tornate sul posto, abbiamo chiesto ai contadini della zona e ci hanno detto che c’era un cane morto in un fossato. Era il nostro, abbiamo chiamato il veterinario, aveva sangue dal tartufo, ci ha detto che probabilmente era stato avvelenato. Non aveva ferite», conclude la donna disperata.

Dal servizio veterinario, distretto di San Giovanni Lupatoto (competente per la zona di Bosco Buri) raccomandano, in questi casi, di prelevare i bocconi e portarli all’Istituto zooprofilattico di Bovolino.