CAPANNOLI. Lasciati a bordo strada. In una di quelle buste che si utilizzano al supermercato per frutta e verdura. Non potevano difendersi, non potevano chiedere aiuto. Appena nati. Indifesi. In balìa della vigliaccheria di chi ha deciso che dovevano morire così, abbandonati in una gelida mattina di gennaio, giovedì 19. E poi l’umanità di Luca, che mentre passa con l’auto nota i batuffoli avvolti nel nylon. Frena, fa inversione, torna indietro. La moglie che si rifiuta di scendere: «Non voglio vedere, so già che ci starei male».
Luca scende e si incammina verso i cuccioli. Alle porte di Capannoli. Sotto al cavalcavia che collega alla zona dei Poggini, nel territorio comunale di Ponsacco. Spera che siano ancora in vita.
«Poi ho visto la scena e ho capito tutto. Sono stati gettati da un’auto in transito. Uno, nell’urto col terreno, ha riportato gravissime ferite alla testa. Aveva il cranio sfondato. L’altro, invece, con l’impatto è uscito dalla busta. Avevano gli occhi chiusi. Spero che non abbiano sofferto, ma temo proprio che siano morti dopo interminabili minuti di agonia». Una storia di morte e di crudeltà sugli animali.
A fare i conti con la tragica realtà è Luca Del Testa, originario di Capannoli e ora residente in un paese dell’alta Valdera.
«Insieme a me si è fermata anche una donna che viaggiava su una Fiat Punto. Ha estratto uno straccio dall’auto e ha coperto l’esemplare che ha riportato i danni fisici maggiori. Io non me la sono sentita di portare via quei due piccoli animali senza vita, forse ho sbagliato. Se ci fosse stata anche solo una speranza di poterli salvare, sicuramente li avrei caricati e li avrei portati da un veterinario. Ma quando ho visto che ormai erano morti ho preferito sistemarli da una parte, lontano dal passaggio delle auto. Non volevo che rischiassero addirittura di essere straziati dagli pneumatici delle auto che transitano». Non c’è una spiegazione per un gesto simile. La dinamica sembra – purtroppo – estremamente chiara. «Sicuramente qualcuno ha aperto il finestrino e ha gettato la busta con dentro i due cuccioli. Io, naturalmente, non ho visto la scena – continua Luca Del Testa –, e da una parte sono felice di non aver assistito in diretta a quello scempio. Credo che avrei potuto reagire in maniera sbagliata, perché non riesco davvero a capire come si possa avere tanta crudeltà nei confronti di due scriccioli di nemmeno 10 centimetri. Vederli lì, sull’asfalto, senza vita, mi ha fatto davvero stringere il cuore».
Nella zona non c’è un impianto di videosorveglianza e quindi con ogni probabilità l’autore del gesto non verrà individuato.
«Io mi chiedo – dice Del Testa – come farà quella persona ad addormentarsi la notte, a guardarsi allo specchio. Non avrei mai pensato di assistere a una scena del genere. Anche quella ragazza che si è fermata insieme a me era visibilmente scossa. Anche lei, però, è rimasta parecchio provata da quel ritrovamento orribile. È stata una scena che non scorderò mai».