(ANSA) - ROMA, 08 AGO - Sono a rischio abbattimento 130 tra maiali e cinghiali 'ospitati' ne La Sfattoria degli ultimi, un'associazione vicino Roma che salva e cura animali o maltrattatati o recuparati tra le vie della città. "Proprio stamattina - spiega Paola Samaritani - la Asl Roma 1 ci ha consegnato un'ordinanza impositiva di abbattimento motivandola con il rischio legato alla presenza della zona rossa per la peste suina e quindi sostenendo la necessità di dover provvedere all'abbattimento così come se si trattasse di un allevamento. I nostri animali invece sono iscritti nella Bdn (banca dati nazionale) come Pet, cioè animali di affezione e sono tra l'altro tutti microchippati. I nostri animali sono sanissimi e tutti regolarmente vaccinati come previsto dalla legge. Abbiamo inoltre adottato misure di biosicurezza stringenti: accessi su calce, doppie recinzioni, utilizzo di calzari e tute per l'ingresso in stalla". "Il rischio ora - continua Samaritani - è che le autorità possano venire in qualunque momento e abbattere gli animali con l'elettroshok. Questo renderebbe vano il nostro tentativo di opporci a questa decisione assurda e crudele davanti al Tar del Lazio. Chiediamo quindi a tutti gli 'amici' de La Sfattoria e a chi è sensibile al tema della crudeltà contro gli animali di far sentire la sua voce. Vorremmo intanto avanzare un appello 'morale' al Capo dello Stato: blocchi, lui che può, questa inutile mattanza".
Nella Sfattoria lavorano una cinquantina di persone tra volontari e sostenitori. E' stata già avviata una raccolta di firme su change.org alla quale hanno già aderito in circa 25.000. (ANSA).