duchessa", la gatta che era rimasta chiusa nell’appartamento al piano terra della palazzina di via della Pace 25, a San Benedetto, teatro dell’omicidio di Maria Tersa Maurella, 80 enne, per mano della figlia Daniela Multari, è libera. Ieri mattina, in collaborazione con esponenti dell’Enpa (Associazione Nazionale Protezione Animali) di Ascoli e l’assenso dei parenti della Multari, che si occupava di più felini, la micia è stata messa in un trasportino e portata fuori dell’abitazione. Ora è stata affidata, in stallo temporaneo, ad una volontaria dell’associazione "L’Amico Fedele" di San Benedetto. E’ una storia finita bene per "Duchessa" che dal 7 di giugno, giorno in cui l’appartamento fu messo sotto sequestro per l’omicidio della donna, ha resistito fino a domenica 17, nascosta sotto un divano, mentre il suo compagno fu trovato morto durante il primo sopralluogo eseguito con la polizia il 13 luglio. In quell’occasione era sembrato che in casa non vi fossero più animali, invece i residenti hanno continuato a sentire miagolare e movimenti durante la notte. A quel punto nella giornata di domenica scorsa vi è stata un’azione decisiva da parte dei membri dell’Enpa di Ascoli, che prima sono riusciti a convincere la polizia ad accogliere la denuncia e poi, a suo volta, la stessa polizia ha convinto la Procura a togliere i sigilli per fare una nuova ispezione. "Duchessa", era nascosta sotto il divano nel salotto ed ha perfino dato un morso alla mano al poliziotto che aveva cercato di afferrarla. I volontari dell’Enpa hanno lasciato cibo ed acqua sufficiente per resistere altri giorni fino a ieri, quando sono stati tolti i sigilli all’appartamento e la gatta è stata definitivamente portata fuori. Ora si gode le coccole e le attenzioni di chi sa come trattare con i felini, anche quelli particolarmente spaventati.