venerdì 22 aprile 2022

RAVENNA. CANE UCCISO DA AGENTE: CHIESTA L'ARCHIVIAZIONE

 La concitata situazione aveva esposto a pericolo anche il padrone del cane aggredito dopo quello sbranato. Il poliziotto che aveva sparato all’amstaff freddandolo, aveva insomma agito per stato di necessità. Questa in sintesi la ragione per la quale la procura di Ravenna ha chiesto l’archiviazione del fascicolo per uccisione di animale aperto per quanto accaduto la mattina del 3 dicembre scorso a Fruges, frazione di Massa Lombarda.

Quel giorno l’agente - un ultra-trentenne della Polfer del compartimento di Firenze libero dal servizio - aveva fatto fuoco due volte, abbattendolo, contro uno dei due amstaff allontanatisi da un’abitazione privata della zona. Si trattava di una femmina gravida la cui carcassa, così come quella del cagnolino di razza pinscher che era stato aggredito poco prima per strada, era stata poi affidata all’istituto zooprofilattico. Il pm Angela Scorza titolare delle indagini, aveva deciso di acquisirle entrambe per potere procedere con eventuali accertamenti. Per la stessa ragione, i carabinieri della locale Stazione avevano da ultimo sequestrato la pistola d’ordinanza (poi restituita) con la quale erano stati esplosi i due colpi. Per quanto riguarda la proprietaria degli amstaff, era stata chiamata a rispondere di omessa custodia di animali. Sentita a caldo dagli inquirenti, la donna aveva in buona sostanza riferito di non capacitarsi di come le due bestiole potessero essere riuscite ad allontanarsi visto che ogni volta che lei usciva dal cancello, prestava molta attenzione a dove si trovassero.