Ladri che hanno tentato di mettere ko il cane per agire indisturbati oppure persone a cui danno fastidio i quattrozampe: questi i possibili moventi dell’ennesimo avvelenamento di un cane, in questo caso Asia, una cagnetta di razza boxer, morta a soli due anni e mezzo.
La padrona è sconvolta e non riesce a capacitarsi di come sia possibile arrivare a tanto. A rendere la morte del povero quattrozampe ancora più insopportabile è l’incertezza: non si sa con esattezza perché sia stata commessa un’azione tanto riprovevole. «In ogni caso è una dimostrazione d’inciviltà assoluta, che non si può assolutamente tollerare», sbotta l’uboldese.
Asia ha cominciato a stare male verso mezzogiorno, nel giardino della casa di via Lazzaretto. Sulle prime i padroni credevano che fosse una colica, cosicché l’hanno portata dal veterinario, che le ha iniettato un antispastico contro le convulsioni e ha praticato una flebo di valium.
Fino a quando la cagnetta ha vomitato una sostanza composta da pallini blu, che fa pensare a qualche lumachicida. Ricoverata per una terapia, è stata restituita in convalescenza alla famiglia, ma poi – trascorsi tre giorni – ha ripreso a stare male a tal punto che, con grande sofferenza, è stato deciso di sopprimerla.
Intanto dal Centro Antiveleni di Milano, cui il veterinario ha mandato un campione di sostanza vomitata per l’analisi chimica, è arrivato il responso: Asia è morta a causa di un cocktail di veleni.