giovedì 16 maggio 2019

LA "BLACK LIST" DELLE VIP CHE GUADAGNANO SULLA PELLE DEGLI ANIMALI

ROMA (16 maggio 2019) Indossano pellicce, le promuovono pur sapendo che dietro si nasconde il dolore e la morte di milioni di animali, promuovono le borse fatte con la pelle dei coccodrillini uccisi per sgozzamento, si vestono con le piume di struzzo, sapendo che dietro quei vestiti vi sono gesti di violenza e dolore, arrivano ad indossare pellicce e ciabatte ornate con la pelle ed i peli di cane procione e visoni e di altri animali sapendo che per produrre le loro infami ciabatte vengono uccisi milioni di animali in maniera crudele. Ma a loro questo non importa, importa solo che grazie alla promozione fatta sul dolore e sulla pelle degli animali e macchiandosi cosi le mani del loro sangue si impingui il loro conto in banca. Stiamo parlando delle cinque vip italiane che sono entrate nella lista nera degli animalisti di AIDAA che le considerano “nemiche degli animali e complici dello sterminio di massa di milioni di creature” . La classifica della “lista nera” delle vip nemiche degli animali è aperta da Chiara Ferragni, che in assoluto è colei che promuove il maggior numero di vestiti, scarpe, borse ed accessori fatte con pelle e peli di animali massacrati, al secondo posto per popolarità e per soldi fatti sulla pelle degli animali viene Giulia De Lellis finita gia in passato nella lista nera degli animalisti, al terzo posto la signora Barbara D’Urso che veste con piume di struzzo ma ha l’aggravante di essersi piu volte definita pubblicamente “animalista”, si animalista quando conviene.  Appena sotto a completare il quintetto di testa arrivano Alessia Marcuzzi e Melissa Satta che non mancano occasione per apparire in pelliccia, o in vestiti di piume o indossare accessori e borsette di pelle di animali morti. “Ce ne sono altre ovviamente- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma queste cinque secondo le nostre iscritte sono le peggiori e per questo invitiamo a boicottarle, e chiediamo a loro di redimersi partecipando attivamente alle attività ed alle campagne pro animali, e per le prime due non sarebbe male un periodo a spalare la cacca dei cani nei canili italiani”.


melissa satta

barbara d'urso e le piume di struzzo

federica fontana