mercoledì 14 novembre 2018

ORRORE: IN ITALIA OGNI ANNO 5 MILIONI DI GIUBBOTTI ED INSERTI DI PELLICCE DI CANI E GATTI

ORRORE: IN ITALIA OGNI ANNO 5 MILIONI DI GIUBBOTTI ED INSERTI DI PELLICCE DI CANI E GATTI
MILANO (14 novembre 2018) – Sono mediamente 5 milioni ogni anno i capi di abbigliamento ed accessori (guanti, cappelli, interni di cappotti o giubbotti vari) venduti in Italia confezionati tutti o in parte con pelliccia di cane o gatto. L’ultimo caso riguarda una catena di negozi che espone e vende cappotti e giacche a vento con il collo in pelo di cane procione, ma sono migliaia anzi milioni di capi che possiamo trovare con inserti in pelliccia di cani e gatti specialmente sulle bancarelle del mercato, si tratta di prodotti la cui lavorazione in Italia è assolutamente proibita, ma che provenendo nella quasi totalità dai paesi dell’est Asia e dalla Cina passano le maglie dei controlli e vengono cosi immessi sul mercato nazionale. Inutile ricordare a quali torture vengono sottoposti i cani ed i gatti spesso sgozzati e scuoiati vivi in modo da salvaguardare l’integrità della pelliccia. Il mercato nazionale italiano di inserti di pelliccia per capi ed accessori si aggira attorno ai 200 milioni di Euro. “AIDAA da anni segue la battaglia contro le pellicce vietate- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma quest’anno nel corso dell’operazione le sentinelle del pelo, abbiamo deciso di non lasciare nulla di intentato per contrastare in modo efficace tutta la produzione di inserti, colli, guanti, giubbotti e pellicce di cane e gatto, forse in alcuni casi sono pellicce legali, ma per noi no, non lo sono, se pensiamo alle sofferenze che questi animali subiscono negli allevamenti dove vengono uccisi e scuoiati vivi per salvaguardare l’integrità delle pellicce da avviare alla lavorazione. Si tratta di un orrore- conclude Croce- al quale dobbiamo seriamente porre un serio contrasto, cosi come va contrastato e azzerato l’anacronistico mercato della pellicceria nella sua totalità”.