Grosso colpo contro il bracconaggio da parte della polizia provinciale in Comune di San Zenone degli Ezzelini. L’operazione ha visto impegnati diversi agenti della Provincia di Treviso i quali, nella tarda mattinata di ieri, giovedì, sono entrati in azione in una rimessa recintata del luogo, trovando all'interno del cortile un impianto di cattura di piccoli uccelli protetti dalla Convenzione di Berna: pettirossi, prispoloni, lucherini, verzellini e peppole.
La cattura delle specie protette veniva attuata attraverso trappole con dentro del cibo e un uccello vivo che fungeva da richiamo e posizionate in diversi punti del cortile. Gli uccelli venivano catturati anche con panieri di vischio posizionati in punti strategici nei quali rimanevano incollati. Il personale della polizia provinciale ha atteso la persona sorvegliata ed è scattata la perquisizione nei luoghi adiacenti nei quali sono state rinvenute diverse reti specifiche per la cattura di uccelli e tra queste, anche una rete per catturare quaglie.
Scoperto anche un congegno elettroacustico riproducente il canto degli uccelli per attirare gli stessi nelle reti e, sempre nei locali attigui, sono stati recuperati altri uccelli catturati di frodo che sono stati immediatamente liberati. Altri esemplari sono stati sequestrati e consegnati al Centro di Recupero della Fauna Selvatica della Provincia per la riabilitazione al volo perchè rinchiusi in piccole gabbiette. Il soggetto responsabile delle azioni di bracconaggio è stato denunciato alla Procura della Repubblica.