Due palle da cinghiale sparate verso una casa (le cartucce per questo tipo di caccia ne hanno una sola): la conseguenza è stata, per fortuna, solo un ricovero al Pronto soccorso per accertamenti dell’inquilina. La ricerca dei responsabili per ora ha portato a due persone soltanto identificate.
È successo a Stazzano pochi giorni fa. Tiziana Marenco, dipendente dell’Asl a Novi Ligure, abita con il marito in una casa nella zona nei pressi dell’incrocio per Vargo e Sardigliano. Il bosco è vicino e quel giorno era in corso una battuta di caccia al cinghiale.
«All’improvviso – spiega la donna – ho sentito come un boato e subito ho pensato fosse esplosa la caldaia. Mi si è gelato il sangue perché non capivo cosa stesse succedendo. Pochi secondi dopo ho sentito un altro rumore simile. Dopodiché mi sono accorta che c’erano dei vetri per terra vicino a una finestra di casa».
Tiziana si è molto spaventata, anche perché è incinta. Il marito ha subito chiamato i carabinieri: sono intervenuti quelli di Serravalle Scrivia. Intanto, la coppia aveva scoperto un foro di circa cinque centimetri nel doppio vetro antisfondamento. I colpi sono passati a poca distanza da dove si trovava Tiziana: potevano ucciderla se l’avvessero colpita. I militari, constatato quanto avvenuto e trovati i proiettili, hanno immediatamente fermato la battuta al cinghiale, mentre nell’abitazione sono arrivati anche i carabinieri forestali di Stazzano.
La padrona di casa per lo spavento è finita sotto shock ed è stata portata per precauzione al Pronto soccorso di Novi Ligure, anche per ché è incinta.
«Il capo della squadra di cinghialisti – racconta ancora Tiziana – è venuto a scusarsi per l’accaduto. I cacciatori non hanno rispettato la distanza dalle case e la direzione di sparo».
Il comando dei carabinieri di Novi Ligure conferma che sono state identificati due cacciatori, al momento non indagati.