lunedì 1 ottobre 2018

OMICIDIO DI CACCIA DI APRICALE. INTERROGATO A LUNGO IL CACCIATORE ASSASSINO

Il ragazzo stava passeggiando nell’Imperiese con il suo cane, quando l’ha raggiunto un colpo dietro l’addome. L’uomo che ha sparato, accusato di omicidio colposo, è stato sentito a lungo: avrebbe scambiato il giovane per una preda
Si continua a indagare sulla morte del ragazzo di 19 anni colpito domenica mattina da una fucilata all'addome, esplosa per errore da un cacciatore ad Apricale, nell’Imperiese. Il giovane stava passeggiando nel bosco con il suo cane quando un 29enne di Ventimiglia durante una battuta di caccia al cinghiale l'ha probabilmente scambiato per una preda e ha sparato. Il proiettile ha raggiunto il ragazzo dietro l'addome, uccidendolo.
Il cacciatore è stato interrogato a lungo
Le condizioni del ragazzo sono apparse subito gravissime. Ora i carabinieri cercano di far luce sull'accaduto, non tralasciando alcun dettaglio sulla dinamica. L'uomo che ha sparato, che è accusato di omicidio colposo, è stato portato in caserma e a lungo interrogato, così come gli altri cacciatori che si trovavano nelle vicinanze anche se, da quanto appreso, non ci sarebbero testimoni diretti di quanto successo. Al momento dell'accaduto stavano partecipando alla battuta di caccia al cinghiale due squadre: una di Camporosso e l'altra di Perinaldo, due località vicine ad Apricale. Il cacciatore, che pare avesse il porto d'armi da un paio di anni, faceva parte del secondo gruppo.
Ancora interrogativi da chiarire
Malgrado il caso sembri ormai chiuso, tuttavia restano ancora alcuni interrogativi da chiarire. La salma del 19enne è a disposizione del pubblico ministero Luca Scorza Azzarà, che potrebbe disporre l'autopsia. Non si esclude che venga successivamente disposta anche una perizia balistica per ricostruire la traiettoria del proiettile.