venerdì 19 ottobre 2012

GATTI MURATI VIVI A BRINDISI

comunicato stampa da AIDAA Brindisi
DIETRO QUESTO MURO SONO STATI MURATI DEI MICETTI

Sono giunte a codesta Associazione numerose segnalazioni in merito a presunti episodi di maltrattamento e di istigazione a quest’ultimo ai danni dei gatti che stazionano nei pressi di Largo Sant’Aloy , Vico Fusco, Via Lucio Scarano e Via Pendio Fontana Salva, a Brindisi.Parallelamente a tali accadimenti, alcune gattare della zona subiscono costantemente gratuiti attacchi verbali e ingiuriosi da parte di alcuni abitanti della zona; Pare che tali , con affermazioni del tipo “ Leinon deve sfamare i gatti “ tendino a scoraggiare i meritevoli comportamenti delle “gattare”, alle quali va riconosciuto il grande contributo e infaticabile lavoro per il sostentamento di questi gatti.
Affermazioni di questo tipo sono configurabili come istigazione al maltrattamento , quindi reato perseguibile ai fini di Legge.
Ad aggravare il tutto, è stato il gesto ignobile di un uomo che avendo acquistato un rudere ( da piano regolatore doveva essere abbattuto …), ha murato un buco attraverso il quale, le gattare, sfamano dei micini posti all’interno dalle mamme gatte, proprio perché lì sarebbero cresciuti poco alla volta in totale sicurezza e lontano dalla cattiveria dell’uomo. Invece la cattiveria umana non ha limiti e raggiunge e distrugge ogni anfratto , anche là dove la natura cerca di ritagliarsi una nicchia di felicità. Già, perché quando l’Uomo tace
la Natura danza, e diviene libera…
Fra le segnalazioni, pare, che quest'uomo fosse un'ex assessore Comunale.
Quest’uomo privo delle più elementari regole di civiltà e rispetto per le biodiversità ha murato questo buco, uno spiraglio per la vita di questi gatti.
A prescindere che si tratti di proprietà privata o di pubblico dominio, il sopracitato aveva la RESPONSABILITA’ SOCIALE, MORALE ED INFINE LEGALE DI ASSICURARSI CHE I GATTINI FOSSERO USCITI PRIMA DI COMPIERE IL VILE GESTO.
Si rammenta altresì che la Legge riconosce al gatto il diritto di “habitat” sia esso pubblico che privato, quindi, è fatto divieto a chiunque di allontanarli o di perpetrare azioni dirette o indirette che ledino questo “status” nonché la loro quiete nell’ambiente in cui decidono di formulare il territorio.
L'Aidaa si riserva di sporre formale denuncia nei confronti di coloro i quali continueranno ad inveire incivilmente verso le gattare e i gatti liberi, verificherà inoltre lo stato di salute di questi nonchè l'accertamento, augurandoci che non ce ne siano, delle vittime del terribile gesto.