VELINA: TETTE E CULO AL VENTO VALGONO LA MORTE DI UN ANIMALE??
giulia calcaterra: due chiappe mettono a tacere le bugie.
Per alcuni rotocalchi, la velina va assolta perchè non ha ucciso il suo cane, e questo stando alle parole del veterinario (parole pubblicate da noi prima di tutti). A parte il fatto che la nostra denuncia è per il reato di maltrattamento con la richiesta di verificare come sia morto il cane ed eventualmente di procedere sia contro la persona che possiede il cane, sia contro il proprietario del medesimo qualora si rilevi un reato, resta il fatto che se procedere, assolvere o condannare Giulia Calcaterra o chi è responsabile di eventuali reati commessi ai danni del cane (maltrattamento o morte) è eventualmente compito di una corte e non certo dei rotocalchi o dei settimanali di gossip. Ma premesso tutto questo mi sembra che alcuni di questi giornali che presentano come esclusive le interviste al veterinario di Lainate che a suo dire avrebbe visto morire il cane per torsione gastrica (ma quale esclusiva??) o che ricostruiscono con articoli raffazzonati lontani non solo dalla verità, ma dalla semplice ricostruzione dei fatti si dimenticano del fatto principale di questa vicenda: DELLE BUGIE DETTE DA GIULIA CALCATERRA che hanno innescato il caso. E' stata la velina-bugiardina a dichiarare che il cane era vivo e stava bene, è stata sempre lei questa volta non su facebook ma sul Corriere di Novara a dichiarare che "il cane era stato soppresso perchè malato" è stata lei la stessa sera piangendo e dicendo che la giornalista del corriere di novara era una giornalista di provincia (come a sottintendere che si era inventata tutto) a raccontare che il cane era "stato soppresso da Tavian" (l veterinario di Lainate) in quanto aveva la torsione intestinale. Quindi anche la terza versione della signorina CALCATERRA è diversa da quella del veterinario che dichiara che il cane è giunto di fatto morto nel suo studio. Giulia ha sostenuto con me al telefono che il cane era stato "soppresso dal veterinario". Ecco perchè non ce la sentiamo di assolvere questa ragazza, almeno non per le bugie che ha detto. Lei non è una ragazzina qualunque, è una persona che tutte le sere sculetta davanti a una telecamera, presa ad esempio da migliaia di altre ragazzine. Non è tollerabile che una trasmissione che ha come suo obbiettivo quello di scoprire le magagne italiane metta sul suo bancone una bugiarda patentata anche se solo per far vedere le sue chiappe e le sue tette. Ma soprattutto non è accettabile che ora si inizi la santificazione di una persona che ha raccontato bugie fino all'ultimo su un cane morto tre mesi fa, accusando anche il veterinario di averlo soppresso. Non è accettabile ma si può comprendere in una società dove ai valori si sostituiscono chiappe e tette messe al vento, e magari in privato esposte come merce di scambio per arrivare davanti ad una telecamera.
Per alcuni rotocalchi, la velina va assolta perchè non ha ucciso il suo cane, e questo stando alle parole del veterinario (parole pubblicate da noi prima di tutti). A parte il fatto che la nostra denuncia è per il reato di maltrattamento con la richiesta di verificare come sia morto il cane ed eventualmente di procedere sia contro la persona che possiede il cane, sia contro il proprietario del medesimo qualora si rilevi un reato, resta il fatto che se procedere, assolvere o condannare Giulia Calcaterra o chi è responsabile di eventuali reati commessi ai danni del cane (maltrattamento o morte) è eventualmente compito di una corte e non certo dei rotocalchi o dei settimanali di gossip. Ma premesso tutto questo mi sembra che alcuni di questi giornali che presentano come esclusive le interviste al veterinario di Lainate che a suo dire avrebbe visto morire il cane per torsione gastrica (ma quale esclusiva??) o che ricostruiscono con articoli raffazzonati lontani non solo dalla verità, ma dalla semplice ricostruzione dei fatti si dimenticano del fatto principale di questa vicenda: DELLE BUGIE DETTE DA GIULIA CALCATERRA che hanno innescato il caso. E' stata la velina-bugiardina a dichiarare che il cane era vivo e stava bene, è stata sempre lei questa volta non su facebook ma sul Corriere di Novara a dichiarare che "il cane era stato soppresso perchè malato" è stata lei la stessa sera piangendo e dicendo che la giornalista del corriere di novara era una giornalista di provincia (come a sottintendere che si era inventata tutto) a raccontare che il cane era "stato soppresso da Tavian" (l veterinario di Lainate) in quanto aveva la torsione intestinale. Quindi anche la terza versione della signorina CALCATERRA è diversa da quella del veterinario che dichiara che il cane è giunto di fatto morto nel suo studio. Giulia ha sostenuto con me al telefono che il cane era stato "soppresso dal veterinario". Ecco perchè non ce la sentiamo di assolvere questa ragazza, almeno non per le bugie che ha detto. Lei non è una ragazzina qualunque, è una persona che tutte le sere sculetta davanti a una telecamera, presa ad esempio da migliaia di altre ragazzine. Non è tollerabile che una trasmissione che ha come suo obbiettivo quello di scoprire le magagne italiane metta sul suo bancone una bugiarda patentata anche se solo per far vedere le sue chiappe e le sue tette. Ma soprattutto non è accettabile che ora si inizi la santificazione di una persona che ha raccontato bugie fino all'ultimo su un cane morto tre mesi fa, accusando anche il veterinario di averlo soppresso. Non è accettabile ma si può comprendere in una società dove ai valori si sostituiscono chiappe e tette messe al vento, e magari in privato esposte come merce di scambio per arrivare davanti ad una telecamera.