venerdì 28 gennaio 2022

LUINO PELLICCIA DI TASSO NELLA ROGGIA.

 Era la fine del mese di gennaio di due anni fa, al termine della stagione venatoria, quando l’airone bianco maggiore che veniva molto spesso avvistato nella zona della Mondiscia, fra Voldomino e Germignaga, era stato ritrovato morto in seguito a quello che era stato definito senza mezzi termini “un grave atto di bracconaggio”.

Ad affermare ciò era stato Fabio Saporetti, uno dei soci fondatori del G.I.O. Gruppo Insubrico di Ornitologia, che nello stesso luogo, questa volta direttamente nella roggia che scorre in quella piana, ieri ha individuato la pelliccia di quello che è stato poi identificato come un tasso grazie anche alla conferma da parte di una guardia venatoria provinciale.

“In lontananza – racconta lo stesso Saporetti – avevo visto una persona con abiti mimetici vicino ad una jeep posteggiata a lato della roggia, nelle vicinanze dell’eliporto adiacente al cimitero. Mai più avrei pensato ad un bracconiere che in pieno giorno si liberava della pelle dell’animale gettandola nella roggia: certo non poteva metterla nel bidone dell’umido a casa”.

“Bracconieri sempre all’opera… Il tasso è specie protetta dalla legge 157/1992, ma questo, per molti, anzi troppi, non conta”, è l’amara chiosa del luinese del G.I.O.