lunedì 3 gennaio 2022

AIDAA. SERVE IL PATENTINO REGIONALE PER I DOG SITTER

 

ROMA (3 GENNAIO 2022) Con mezza Italia in zona gialla, ma soprattutto con oltre un milione di italiani chiusi in casa a causa della pandemia, sono oltre duecentomila i cani che in questi giorni hanno difficoltà a uscire per i bisogni quotidiani. Ma a parte qualche centinaio di dogsitter forniti da associazioni animaliste meritorie che offrono un servizio gratuito e in questo periodo essenziale, sono migliaia le famiglie che invece sono costrette a rivolgersi o a parenti compiacenti o a dog sitter improvvisati per portare a spasso il proprio cane almeno due volte al giorno, e fino quando si tratta di cani di piccola taglia, o comunque di cani gestibili i problemi sono ridotti se non inesistenti, ma questi sorgono nel momento in cui si affidano cani di grossa stazza o poco gestibili se non dagli stessi loro umani a dog sitter improvvisati. In questo ultimo caso i rischi sono dietro l’angolo sia per gli stessi cani, che per coloro che li incontrano. Per questo motivo l’associazione italiana difesa animali ed ambiente rilancia la proposta di realizzare dei registri comunali e regionali e delle regole che costituiscano delle norme chiare  su come attuare la professione del dog sitter. “In questo momento -scrivono gli animalisti di AIDAA- i dog sitter in Italia sono oltre 30.000 la maggior parte dei quali sono qualificati e svolgono regolarmente la professione, ma mai come in questo momento ci sono centinaia di dog e cat sitter improvvisati e per questo occorre dare delle norme certe a questa professione con dei registri regionali e comunali, e l’obbligo di corsi preparatori che diano un vero e proprio patentino professionale”.

DOG SITTER. Immagine di repertorio