martedì 7 dicembre 2021

LA CASSAZIONE DICE NO AL REFERENDUM SULLA CACCIA. IL COMUNICATO UFFICIALE DEL COMITATO

riporto di seguito il comunicato del comitato si aboliamo la caccia sulla decisione negativa della corte di cassazione che ha detto no al referendum per l'abolizione della caccia.

COMUNICATO UFFICIALE DICEMBRE 2021

COMITATO SI ABOLIAMO LA CACCIA

Il Direttivo del Comitato Sì Aboliamo la caccia, rende nota l’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione a seguito del deposito delle firme raccolte per la proposta popolare avente ad oggetto l’abrogazione parziale della Legge 157/92. La relazione conclusiva sull’attività svolta dal personale amministrativo delegato alle attività di verifica delle sottoscrizioni, delle indicazioni sulle generalità dei sottoscrittori, delle vidimazioni dei fogli, delle autenticazioni delle firme e delle certificazioni elettorali, nonché per le operazioni di conteggio delle firme, valuta il quesito referendario in oggetto, non ammissibile alla fase di votazione referendaria. Il Comitato ha depositato n.49 scatole, contenenti moduli cartacei e certificazioni elettorali, oltre a n.1 hard-disk esterno contenente il duplicato informatico di firme dichiarate raccolte elettronicamente e dei certificati di iscrizione nelle liste elettorali acclusi ai messaggi di posta elettronica certificata inviati dalle amministrazioni comunali. Avendo riscontrate varie irregolarità, sono state attestate nulle oltre130.000 firme cartacee e oltre 47.000 firme in modalità digitale, per un totale di oltre 177.000 firme. L’organo di controllo ha pure ammesso che, a causa del presunto disordine nella presentazione del materiale, non è stato possibile agevolare le attività di controllo e verifica, pertanto il Comitato potrebbe appellarsi a questa affermazione ed ipotizzare un iniquo e insufficiente conteggio. Si precisa inoltre che il materiale oggetto del successivo deposito del 19 novembre 2021 non è stato oggetto di alcuna verifica ed è stato tenuto distinto da quello oggetto del deposito del 30 ottobre 2021. Pertanto non è stata nemmeno riconosciuta l’inadempienza dei Comuni, che resta, di fatto, ed ingiustamente a carico del Comitato Promotore. Resta, quindi, da decidere nella prossima riunione se Il Comitato voglia accettare tale ordinanza emessa oppure approfondire e richiedere ulteriori accertamenti e controlli, in modo da far definitivamente luce sulla situazione. Nel caso in cui si decidesse di accettare l’ordinanza, il Comitato, che con assemblea dei soci in data 18 dicembre 2021 eleggerà il nuovo direttivo, potrebbe prosegguire la lotta contro la caccia, con una struttura operativa presente su tutto il territorio nazionale e con una esperienza acquisita su campo, già con una nuova proposta di legge di iniziativa popolare di Paolo Bernini, per una revisione della legge 157/92 e continuare a combattere i cacciatori e chi protegge interessi personali, sia in politica, negli apparati industriali e commerciali, che tra i media e le stesse associazioni animaliste ed ambientaliste, con un’organizzazione legalmente riconosciuta per operare ed attivarsi in ogni ambito e contesto per affrontare le problematiche legate agli animali ed all’ambiente, non limitata solo all’organizzazione di un referendum. Ringraziamo tutti per l’enorme partecipazione, per l’irreprensibile impegno, per l’entusiasmo anche nei momenti più duri, per la correttezza, l’accuratezza, il rigore e ci auguriamo nella forma più favorevole che questo gruppo possa restare unito, soprattutto dopo aver fatto tesoro di ogni difficoltà ed errore dovuto all’inesperienza, e consapevole dei nemici, anche nascosti tra le Istituzioni, Media e Associazioni che dovrebbero quanto meno prendere atto e fornire una minima collaborazione alla finalità dell’iniziativa intrapresa, e non addirittura scegliere di boicottarla! Ed importante: fare tesoro e continuare la collaborazione con le associazioni, strutture, politici che ci hanno ritenuti credibili ed affidabili e si sono uniti alla lotta con noi.. Questo direttivo è già al lavoro per far si che chi verrà dopo di esso, abbia una struttura forte e ben organizzata, lasciando orgogliosamente il testimone a chi vorrà ricoprire le nuove cariche. Per la prima volta un gruppo di attivisti, la maggior parte sconosciuti tra loro, residenti fino a 1.200 Km l’uno dall’altro, ha provato a cambiare una legge ingiusta e questo non sarà mai una sconfitta quanto un punto di forza, la manifestazione che la volontà di agire nel bene di ogni essere indifeso sia sempre più vera, determinata e coraggiosa come mai accaduto prima. Tutto questo sarà solo l’inizio di un vero cambiamento. Grazie di cuore!
Il Direttivo del Comitato Sì Aboliamo la caccia.