Da tempo nel bresciano non si parlava d’altro: affittare la “pianta” in Piemonte o ancor meglio “la pianta al laghetto”, che garantisce carnieri sicuri, soprattutto di specie protette e con l’utilizzo di vietatissimi richiami acustici.
Racconti che gli attivisti del Cabs e del Wwf Italia hanno raccolto da tempo e a cui stentavano a credere, motivo per il quale nel mese di ottobre e novembre, armati di binocoli e microfoni direzionali hanno iniziato a percorrere le strade che percorrono le risaie vercellesi e le prime colline del biellese, soprattutto le aree ricomprese trai i confini delle Aziende turistico venatorie scoprendo che la realtà superava i racconti.