giovedì 21 febbraio 2019

VICENZA. TIENE UCCELLI RARI IN GABBIA. BRACCONIERE DENUNCIATO

Durante delle indagini per la sparizione di alcuni gatti nel Vicentino, a Lumignano di Longare, le Guardie Zoofile dell'Ente Nazionale Protezione Animali hanno intercettato un bracconiere che deteneva illegalmente in casa un numero considerevole di uccelli appartenenti a specie particolarmente protette. Il soggetto non ha saputo dare spiegazioni plausibili in merito al fatto né tantomeno alle condizioni totalmente inadeguate in cui venivano detenuti i poveri animali. È quindi scattata la chiamata ai Guardiacaccia della Provincia, che in mezz'ora sono giunti sul posto per compiere le indagini e il sequestro penale, convalidato dalla Dottoressa Serena Chimichi.
I fatti risalgono a domenica 27 gennaio, quando una pattuglia di tre Guardie Zoofile sta indagando per dare risposte ad alcuni residenti di Lumignano ai quali in meno di due settimane erano spariti ben quattro gatti, animali d'affezione che vivevano in casa. Sentite le testimonianze dei proprietari, le Guardie hanno iniziato le indagini ed è in questo frangente che sono giunti a casa del sessantenne, dove hanno trovato nel garage ben quattordici uccelli vivi di provenienza illecita. Gli animali erano infatti privi di documenti, senza anello (la targa degli uccelli che ne certifica la provenienza) e buona parte di essi appartenevano a specie minacciate e particolarmente protette.
Tra gli uccelli trovati, le Guardie hanno catalogato quattro Lucherini (spinus spinus), un pettirosso ( erithacus rubercula), una cincia mora ( periparus ater ), due passere scopaiole ( prunella modularis), quattro fringuelli ( fringilla coelebs), un merlo ( turdus merola) e un tordo bottaccio (turdus philomelos), specie che se inserite nel mercato nero valgono una piccola fortuna. Gli animali erano detenuti nelle gabbiette utilizzate dai cacciatori per portare gli uccelli da richiamo nei luoghi di caccia, e si trovavano quindi spazi talmente angusti da non riuscire nemmeno ad aprire le ali. Le gabbiette erano sistemate in un armadio a parete con le antine chiuse, che permettevano solo il passaggio dell'aria e di un minimo di luce.
All'interno dell'armadio le gabbie erano inoltre disposte in doppia fila, in quella interna che si trovava quasi completamente al al buio è stata rinvenuta una passera scopaiola in pessime condizioni, in quanto mutilata ad entrambe le zampe e praticamente incapace di alzarsi in piedi. L'animale aveva inoltre il becco cresciuto a dismisura ed aveva quindi estrema difficoltà nell'alimentarsi.
Il bracconiere, oltre a rispondere per i reati penali previsti dalla legge 157/92 volgarmente detta "legge sulla caccia", dovrà difendersi dai più gravi reati previsti dal codice penale segnalati alla Procura della Repubblica dalle Guardie Zoofile, 727cpp "detenzione in condizioni incompatibili con la propria natura" come ha sentenziato un Giudice di Cassazione, "niente è incompatibile con la propria natura come rendere impossibile il volo a un uccello" e 544 TER maltrattamento di animali.