RICEVIAMO DALLA RESPONSABILE AIDAA messina CETTY TRIPOLI UN IMPORTANTE RACCONTO STORICO CHE RIGUARDA L'USO DELL'AGNELLO NEL PRANZO PASQUALE E NELLA TRADIZIONE RELIGIOSA DAL QUALE SI EVINCE CHE NEI PRIMI ANNI DEL CRISTIANESIMO NESSUNO SI CIBAVA DI AGNELLO.
A Pasqua
agnello a tavola? No Grazie
Nella
tradizione cristiana non si mangiavano gli agnelli.
L’agnello
nella tradizione cristiana simboleggia la vittima innocente cioè
Cristo che col suo sacrificio, una volta per tutte, libera il mondo
dal peccato e dal male.
Nella
tradizione ebraica esisteva una pratica religiosa che si compiva
periodicamente e che aveva il compito di liberare gli uomini dalle
proprie colpe. Si trattava di un rituale proprio delle civiltà
agricole antiche. Questo rito consisteva nello scacciare dal luogo in
cui viveva la comunità un animale sul quale , attraverso una
cerimonia pubblica, veniva trasferito simbolicamente tutto il male
compiuto durante l’anno dai membri della comunità stessa.
Costretto a stare da solo nel deserto, quell’animale sarebbe morto
(senza essere materialmente ucciso da nessuno)facendo morire con sé
stesso tutto il male commesso da ognuna delle persone della comunità,
che ne sarebbero state liberate. Quell’animale nella tradizione
ebraica era un capro , il capro espiatorio.
Cristo è
il particolare capro espiatorio che assume su di sé il peccato
degli uomini. E’ come un agnello, in uno stato di innocenza e di
purezza assoluta, capace di prendere su di sè tutto il male del
mondo perché non ne ha di proprio.
Ecco perché
nel rito cristiano che fa memoria del sacrificio di Cristo si
presenta l’ostia (cioè la vittima) dicendo:
“ Ecco
l’Agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo”,
rinnovando la liberazione dal male.
Quindi
mangiare ,dopo aver ucciso in modo cruento, una vittima innocente
quale è l’agnello non è una tradizione cristiana.
Ecco cosa
dice il Levitico:
“Aronne,
il sommo sacerdote, poserà entrambe le mani sulla testa di un capro
vivo e confesserà tutte le iniquità dei figli di Israele, tutte le
trasgressioni, tutti i peccati e li scaricherà sulla testa del
capro, poi per mano di un uomo designato, lo caccerà via nel
deserto. E il capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in una
regione solitaria ed egli lascerà andare il capro nel deserto”.