SSN:
I CACCIATORI FERITI COSTANO MEZZO MILIONE DI EURO L'ANNO
Roma
(3 febbraio 2014) – “In un momento di crisi e di tagli alle spese
sanitarie anche per i malati gravi e non autosufficienti riteniamo
sia un offesa al buon senso spendere ogni anno quasi mezzo milione di
euro di soldi pubblici per curare i cacciatori che si feriscono
durante le battute di caccia- ci dice Lorenzo Croce presidente di
AIDAA- con quei soldi potremmo curare malati terminali o dare le cure
a malati cronici a partire da coloro che sono affetti dalla SLA,
invece il sistema sanitario nazionale deve spendere soldi, che quasi
mai vengono poi recuperati dalle assicurazioni per assistere persone
che di loro volontà vanno a caccia e si sparano tra loro scambiando
i loro amici per delle lepri o dei passeri su cui scaricare le loro
fucilate”. Nel corso della stagione venatoria conclusasi qualche
giorno sono stati ottanta i feriti di questi sessanta due sono i
cacciatori e gli altri 18 sono civili rimasti vittime del fucile dei
cacciatori. Se prendiamo tutto il 2013 i feriti salgono a oltre 100
solamente tra i cacciatori con una spesa media di cure e degenza
ospedaliera a carico dello stato di 4.540 euro a persona, senza
contare i soldi che lo stato deve (in questo caso giustamente)
spendere per curare i feriti civili da armi da caccia. Altro dato
sorprendete riguarda la media di età dei feriti tra i cacciatori che
supera abbondantemente i 66 anni. AIDAA torna a proporre alcune
semplici norme di limitazione della caccia e di tutela dello sperpero
del pubblico denaro.
1-
vietare l'uso del fucile agli ultra sessantenni
2-
spostare a un chilometro il limite minimo di caccia dalle case di
civile abitazione
3
– obbligo di pagamento delle spese mediche in caso di ferimento
4
– obbligo di testamento e deposito di cauzione pari al costo del
funerale di terza categoria per i cacciatori prima dell'inizio della
stagione di caccia visto che ammazzano tra loro come i moscerini.
5
– introduzione del delitto di omicidio e tentato omicidio a causa
della caccia.