domenica 2 febbraio 2014

COMPRANO CACCIAGIONE DI FRODO DAI BRACCONIERI: 172 DENUNCIATI

COMPRANO CACCIAGIONE DI FRODO DAI BRACCONIERI: 172 DENUNCIATI


Roma (2 febbraio 2014) – 172 tra ristoratori, privati cittadini, cacciatori e bracconieri residenti in dodici provincie italiane (Sondrio, Brescia, Treviso, Bergamo, Rovigo, Parma, Modena, Grosseto, Viterbo, ROMA, Frosinone e Latina) sono stati individuati e denunciati alle forze dell'ordine competenti dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA per aver comperato (o venduto nel caso di cacciatori e bracconieri) nel corso degli ultimi 12 mesi carne di animali cacciati di frodo ai ristoranti ed a privati cittadini, carne finita in tavola in alcuni casa senza i controlli veterinari ma sopratutto carne appartenente ad animali cacciati di frodo. Tra le specie uccise e poi vendute per essere cucinate e offerte come piatti succulenti in importanti ristoranti italiani spiccano: cervi, caprioli e cinghiali, ma non mancano le lepri ed i passerotti uccisi nei laccetti dai bracconieri ed in alcuni casi anche gatti. La ricerca durata oltre un anno ha portato in evidenza una serie di intrecci che coinvolgono cacciatori, bracconieri e responsabili della ristorazione, questi ultimi acquistano in nero e spesso senza i controlli necessari carne di animali uccisi di frodo ma anche funghi ed altre prelibatezze del bosco che vengono poi cucinate prevalentemente per compagnie di amici che si ritrovano per pranzi a base di carne di cacciagione, ma che in alcuni casi vengono anche offerti nei menù quotidiani di ristoranti che si trovano in località turistiche delle province indicate.