CANI E GATTI MODELLI
PER LE FOTO DELLE TOMBE PER ANIMALI
una tomba con foto al cimitero degli animali |
Roma (11 febbraio 2014) –
Non bastano le sfilate di moda per i vestitini di micio e fido, non
bastano gli oggetti, i gioielli e la modellistica sfiziosa per le
cucce dei nostri amici pelosi, non bastano le ciotole griffate e
firmate per mettere i croccantini per i cani fortunati alla Dudu.
No, l'ultima frontiera per micio e fido sono le foto per le tombe dei
cimiteri per animali. Due primarie imprese di pompe funebri per
animali hanno contattato in questi giorni l' ASSOCIAZIONE ITALIANA
DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA chiedendo la disponibilità a
poter fotografare alcuni gatti e cani aventi caratteristiche
particolari ( per gatti di razza siamese e birmana o gatti comuni dal
pelo rosso e gatti neri mentre per i cani si prediligono cani di
grossa taglia quali boxer, alani, ma anche collie e cocker, per i
meticci vanno i cani di piccola taglia) con l'obbiettivo di
pubblicare queste fotografie in cataloghi che pubblicizzano tombe e
loculi per cani e gatti con tanto di porta fotografia oppure da
inserire direttamente nella campionatura delle tombe o dei loculi o
delle urne cineree destinate a micio e fido. Fotografie che
verrebbero realizzate da fotografi di prim'ordine con micio e fido
pagati alla stregua di veri e propri fotomodelli. “Per la verità
ero a conoscenza del business del caro peloso estinto, ma che si
arrivasse a chiedere di fotografare cani e gatti vivi per
pubblicizzare i portafotografie delle tombe e dei loculi dei cimiteri
degli animali proprio non mi era mai passato per il cervello e si -
ci dice scherzoso Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- che
passo per essere uno abbastanza creativo in fatto di iniziative
dedicate ai pelosi. Ovviamente- continua Croce- mi sono riservato di
sentire i miei collaboratori prima di decidere se accettare o meno
questa proposta, certo è che per scaramanzia il mio gatto non finirà
mai su un catalogo pubblicitario per onoranze funebri ma non è da
escludere che rifugi e canili possano fornire alcuni loro ospiti per
le pose fotografiche che se ben pagate potrebbero aiutare a comperare
crocchette per mantenere gli ospiti meno fortunati- conclude Croce-
ma rigorosamente vivi ed in cerca di una casa presenti nelle
strutture pubbliche e private di tutela a loro riservate”.