Sono saliti a venti i cani morti per avvelenamento, mentre sono oltre una decina quelli che pur essendo stati avvelenati sono riusciti a superare la crisi e sopravvivere grazie all'ottimo lavoro dei veterinari. Questo è il bilancio di tre settimane da incubo per i cani randagi e per quelli padronali che vivono nei giardini delle ville di alcuni comuni del palermitano. Come anticipato martedi consegneremo alla procura di Palermo la relazione conclusiva sulle segnalazioni fin qui ricevute anche in merito ai possibili responsabili di questo massacro, ed ai fattori che lo hanno almeno in parte reso possibile. Copia della relazione sarà anche ai carabinieri di Palermo ed alle amministrazioni locali dei comuni interessati.
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