mercoledì 27 marzo 2013

AIDAA: SERVE UN "FONDO PENSIONE" PER I CAVALLI A FINE CARRIERA

 AIDAA: SERVE UN "FONDO PENSIONE" PER I CAVALLI A FINE CARRIERA

Roma (27 marzo 2013) - Sono tre le proposte per la tutela dei cavalli e degli equidi che AIDAA all'interno del documento sulle politiche di tutela di animali ed ambiente ha inviato nei giorni scorsi all'onorevole Pierluigi Bersani presidente incaricato di formare il governo. Tre proposte molto semplici e di facile attuazione che permetterebbero di affrontare su basi certe il futuro delle migliaia di cavalli utilizzati nelle pratiche sportive quando giungono alla fine della loro carriera. La prima riguarda una modifica dello status del cavallo e degli altri equidi per i quali AIDAA chiede il riconoscimento della qualità di "animali di affezione" al pari di cani e gatti, questo produrrebbe come logica conseguenza il divieto immediato di macellazione non solo per i cavalli reduci dall'attività sportiva, ma per tutti i cavalli e gli altri equidi, compresi quelli utilizzati per i lavori agricoli. AIDAA chiede inoltre la realizzazione di un fondo pensionistico per tutelare i cavalli a fine carriera garantendo loro una "serena vecchiaia" secondo gli standard di vita a cui sono stati abituati durante la loro "carriera sportiva". Il fondo in dotazione dovrebbe essere di circa 1 milione e mezzo di euro l'anno e contemporaneamente AIDAA chiede la creazione di un registro delle associazioni e delle strutture destinate ad ospitare questi cavalli a fine carriera proprio per evitare che molti di questi cavalli finiscano a privati che spesso non sono in grado di garantirne l'effettivo benessere. "L'altro ieri abbiamo mandato al presidente del consiglio incaricato il nostro documento- ci dicono Lorenzo Croce presidente AIDAA e Catia Brozzi responsabile settore equini di AIDAA- se si farà il governo saremo pronti ad incontrare il presidente Bersani e il nuovo ministro alla salute, in modo da esporre in maniera dettagliata le nostre proposte, che contengono anche l'indicazione della provenienza dei fondi destinati alla copertura finanziaria per questo progetto e che non vanno a toccare minimamente il mondo dell'ippica il quale sta gia vivendo un momento di crisi economica che ci auguriamo venga presto superato innanzitutto per il bene dei cavalli e di tutto il settore".