venerdì 5 gennaio 2024

NAPOLI SI IMPOSSESSANO DELL'APPARTAMENTO DI UN ANZIANA CHE PERDE LE DUE GATTE CHE VIVEVANO CON LEI

 Non ci sono solo storie "cattive" che riguardano direttamente gli animali. Ci sono storie perfide che riguardano gli umani in primis e indirettamente colpiscono gli animali: innocenti entrambi e vittime. Appartiene a questa seconda categoria la storia della signora Marialuisa, 78 anni, troppi per sopportare difesi da una corazza di iattanza giovanile, un sopruso. Sfrattata da casa sua nel quartiere Arenella di Napoli, mentre era uscita per una commissione, l'anziana si è ritrovata, al ritorno, con la casa invasa da estranei che le hanno buttato fuori tutte le sue cose, rubandole gioielli, effetti personali e quanto aveva di più caro.

 

E dentro casa c'erano anche le sue due gatte, Micia e Micetta, le aveva chiamate così, due giovani femmine color champagne di cui peraltro aveva prenotato l'intervento di sterilizzazione a giorni, subito dopo Capodanno. Con la signora, che ama gli animali, c'è anche un cane, un Barboncino avanti negli anni, cieco, che sta risentendo di tutto questo: è abituato a stare in braccio a Marialuisa, che ora ha dovuto spostarsi in un'altra casa, dov'è ospite, e il suo posto letto è su un divano, dove non riesce a dormire. Il cane gira a vuoto su se stesso perché non vede e non conosce i nuovi luoghi dove l'hanno dovuto portare. 

 

Le modalità, simili a quelle dei bravi di don Rodrigo, raccontati da Manzoni. In due, sulla trentina, alti, capelli scuri, la coppia specialista in "soluzioni finali" ha atteso la signora nell'androne del palazzo: "Hanno afferrato con forza il mio braccio destro, l'hanno rigirato con forza al contrario e mi hanno strappato con violenza le chiavi dalle mani. Mentre sono rimasta paralizzata dalla paura è sbucata la proprietaria dell'appartamento che si è fatta dare le chiavi da uno dei due aggressori ed è entrata nel mio appartamento, chiudendo subito la porta".

L'appartamento, infatti, ha una proprietaria che, dopo aver concesso negli anni scorsi l'abitazione all'anziana che pagava il condominio e 800 euro di affitto, voleva tornare a impossessarsene: un terraneo dove l'anziana signora aveva collocato anche i mobili della sua antica casa di famiglia e dove attendeva le decisioni dei giudici per lasciarla, pur pagando comunque la quota dell'affitto stabilita. Il maltrattamento e le percosse, gli insulti e l'atto violento, ma la signora Marialuisa si preoccupa di una sola cosa: la fine che ha fatto il suo gatto.

 

Una delle due gattine infatti, è stata messa in un trasportino e portata a un negozio di animali che poi l'ha consegnata all'ospedale veterinario pubblico di Napoli, che ha sede nell'ex ospedale psichiatrico Frullone, da dove l'hanno poi riconsegnata a Marialuisa. L'altra gattina non si trova più. Fuggita durante l'incursione? L'avvocato della donna, la civilista Roberta Rivellini, riferisce che l'anziana, che dal momento dell'aggressione non sta bene in salute, riferisce che la signora teme che la gattina per lo spavento dell'aggressione si sia rifugiata nelle stanze dove si trovano i mobili, chiuse a chiave dai carabinieri. Le camere non sono accessibili e la gatta, se fosse lì, rischierebbe di morire: è rinchiusa da prima del 31 dicembre.

Ovviamente uno Stato che rispetti i diritti di persone e animali, consentirebbe l'accesso a una persona in pena, anziana e disperata, che tra l'altro in quelle stanze ha beni di sua proprietà. Gatto compreso. Accadrà? L'avvocato se lo augura e anche tutti noi.