Il giovane rapace di circa un anno, recuperato agonizzante dalla Polizia Provinciale (ne avevamo scritto qui), è deceduto ieri mattina, domenica, al Centro recupero animali selvatici di Valpredina, a Bergamo, dove era giunto in gravi condizioni, debilitato e denutrito, nel pomeriggio di venerdì.
Nonostante le cure immediate, il rapace non è sopravvissuto al saturnismo, ormai una minaccia per i rapaci che si nutrono di carcasse e volatili feriti da munizioni in piombo.
Il saturnismo è una piaga che colpisce moltissime specie di rapaci e animali spazzini e che sta facendo una vera strage sulle Alpi, e non solo. Si tratta di avvelenamento da piombo, quello contenuto in animali abbattuti e non recuperati dal cacciatore, perché fuggiti e morti altrove, o nelle carcasse che vengono lasciate sul luogo dell’abbattimento dopo aver eviscerato la preda.
Le conferme ufficiali su cause e patologie arriveranno nelle prossime ore, con i risultati delle analisi di laboratorio sui campioni di sangue prelevato dal rapace. L’aquilotto potrebbe aver ingerito esche avvelenate lasciate sul terreno per le volpi o aver ghermito un volatile affetto da influenza aviaria ed aver contratto lui stesso il virus, ma i sintomi mostrati dall’animale fanno propendere i veterinari che lo hanno preso in cura verso il saturnismo come causa principale.